Palermo, benissimo il marketing ma ora tocca al campo

Marketing e risultati su campo devono andare di pari passo

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Va bene il calciatore del Manchester City Jack Grealish che sponsorizza un modello di sneakers chiamate Palermo. Va benissimo la star internazionale Dua Lipa che oltre alle predette scarpe indossa anche la maglia ufficiale della squadra rosanero: ma il campo?

Il brand, il marketing, il futuro: tuttomoltobello, avrebbe detto un’eccellenza del racconto calcistico come Bruno Pizzul. Ma il presente? Scrivendo questo è alto il rischio di passare per miopi, di essere impopolari. Altissimo il rischio di passare per quelli che guardano il dito non accorgendosi della luna, ma in in questo esatto momento esatto in cui è altissima la venerazione/genuflessione verso il dio marketing, ci permettiamo di ricordare che c’è una squadra che arranca, che in tre partite contro tre squadre abbordabilissime ha messo in cascina solo un misero punticino e che (con il suo allenatore in testa, ovviamente) si ostina a “proporre un calcio che non propone”. Altro che godersi il percorso, mister Corini deve sapere che, al contrario di come insegna la geometria, questa stagione non è il punto da cui passano infinite rette: ne può passare solo una e deve condurre alla massima serie.

Siamo, inoltre, lettori passivi di continui asettici report provenienti dalla “torre di controllo”, megafono di tutta una sequela di infortuni muscolari che dall’inizio della stagione creano uno spiacevole viavai dall’infermeria rosanero. Doveroso porre l’accento anche su questa questione. Oltremodo fideistico credere che siano solo frutto della dea “sbendata”, di un fato malevole, di un destino cinico e baro. Ma siamo certi che chi di competenza sia alla ricerca di antidoti, correttivi e – soprattutto – mezzi preventivi. Ma di questo ce ne renderemo conto con il passare del tempo.

Sì, suscita orgoglio il fatto che Palermo, finalmente, possa essere un “prodotto esportabile” spogliato di certi vetusti stereotipi. Ben vengano star internazionali vestite di rosanero dalla testa ai piedi, purchè ci si ricordi che Palermo ed il Palermo non sono solo un marchio e che sarà sempre e soltanto dal rettangolo verde che la passerà la definitiva consacrazione.

Foto credits: Foot Locker Europe