Seduta ad alta tensione a Sala delle Lapidi. Durante i lavori del Consiglio comunale, convocato per discutere dei debiti fuori bilancio, i gruppi di opposizione hanno chiesto di trattare un ordine del giorno che condanna il genocidio a Gaza. La richiesta, arrivata nel giorno dello sciopero generale che ha portato migliaia di persone in piazza a Palermo in contemporanea con oltre sessanta città italiane, ha subito innescato la polemica.
Il presidente Giulio Tantillo ha deciso di interrompere anzitempo la seduta, scatenando la protesta delle minoranze. I consiglieri hanno quindi sventolato in Aula le bandiere della Palestina, denunciando l’ennesimo rinvio del dibattito.

“Con i colleghi dell’opposizione – ha spiegato Mariangela Di Gangi, consigliera comunale del Pd – abbiamo imposto la trattazione dell’ordine del giorno sulla Palestina, perché da troppo tempo il Consiglio rinvia. Come se Gaza potesse aspettare. Così abbiamo alzato le bandiere in segno di protesta. Non molleremo, il prossimo Consiglio dovrà ripartire da qui”.
Non si è fatta attendere la replica del presidente Tantillo: “Ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero, ma l’opposizione avrebbe potuto e dovuto chiedere una conferenza dei capigruppo per concordare la trattazione dell’ordine del giorno. Non ero stato informato e sono stato preso alla sprovvista. Se mi avessero avvisato, avrei convocato io stesso una conferenza per discutere la questione. Gaza è un tema che merita di essere affrontato, ma nella giusta maniera”.