Sei agenti della polizia penitenziaria sono finiti in ospedale in seguito a una violenta aggressione avvenuta all’interno della nona sezione del carcere Ucciardone. L’episodio, di estrema gravità, è stato denunciato dal vice segretario regionale del Coordinamento nazionale polizia penitenziaria, Giuseppe Zabatino, che ha lanciato l’allarme su una situazione ormai fuori controllo.
Secondo quanto riferito da Zabatino, l’attacco si è consumato nel corso di una protesta nata quando un detenuto ha pesantemente minacciato il vice direttore dell’istituto penitenziario, impedendogli di lasciare la stanza durante alcuni consigli di disciplina. Il gesto ha innescato una reazione a catena: altri detenuti si sono uniti alla protesta, aggredendo con calci e pugni gli agenti presenti e tentando di appiccare un incendio all’interno di una cella.
«Continua la gravissima situazione alla nona sezione dove sono reclusi detenuti anche con problemi psichiatrici», ha dichiarato Zabatino. «La rissa è divampata contro gli agenti in servizio poiché un detenuto ha minacciato pesantemente il vice direttore che era impegnato in consigli di disciplina impedendogli di uscire dalla stanza. Nel corso della protesta si sono uniti altri reclusi che hanno dato manforte ed hanno attaccato il personale in servizio con calci e pugni. Sei sono finiti all’ospedale. Solo grazie all’arrivo di altri colleghi è stato ristabilito l’ordine».
Sull’accaduto sono in corso accertamenti da parte della direzione del carcere e delle autorità competenti.
