Palermo, approvata variazione in bilancio: 21 milioni alla Rap

Si è conclusa una disputa tra Comune, partecipata e Curatela fallimentare dell'Amia che durava da quasi un decennio

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Un ristoro per le casse della Rap arriva dalla delibera approvata dal consiglio comunale di Palermo che riconosce 21 milioni di euro alla partecipata che si occupa della raccolta dei rifiuti in città. “Una boccata di ossigeno alle nostre casse che garantirà una migliore operatività – dice Giuseppe Todaro presidente della Rap – in un momento di grande sofferenza per i conti dell’azienda e per il servizio di igiene in generale. Questa liquidità – continua Todaro – ci permetterà di saldare le posizioni debitorie verso i fornitori, gli enti previdenziali e l’erario e, quindi, migliorare il servizio di igiene cittadino potendo contare su una maggiore regolarità gestionale”.

I soldi saranno erogati dopo che sarà riconosciuto un debito fuori bilancio. Si tratta di somme legate a costi aggiuntivi sostenuti dalla Rap per la gestione dei rifiuti depositati a Bellolampo, dopo una transazione con la Curatela fallimentare di Amia, che aveva precedentemente gestito queste vasche. Una disputa decennale che finalmente si conclude. L’amministrazione comunale era stata condannata a versare 51 milioni di euro alla Curatela, ma il Comune aveva contestato questa cifra, ritenendo giusto un importo di 9 milioni di euro. Alla fine si è giunti ad un compromesso che ha permesso al Comune di risparmiare complessivamente 21 milioni di euro. In dettaglio, la curatela ha ricevuto 9 milioni di euro, mentre la Rap, che ha riassunto il controllo delle vasche e ha evitato al Comune di dover gestire lo smaltimento dei rifiuti al di fuori di Palermo quando la discarica era piena, riceverà 21 milioni di euro. Questi fondi erano stati precedentemente accantonati nel bilancio e ora saranno destinati a ristorare la Rap, che aveva affrontato costi aggiuntivi rispetto al contratto di servizio originale con il Comune.