Scoppia una nuova polemica in Consiglio Comunale sull’abbattimento degli alberi previsto in via Toscana, dove lunedì e martedì sarebbe dovuto partire un intervento di rimozione del verde pubblico. Secondo quanto emerso da un accesso agli atti richiesto dalle forze di minoranza, le piante interessate non risultano malate né pericolanti, ma sarebbero considerate di intralcio al passaggio degli autoarticolati diretti al punto vendita Lidl della zona.
La vicenda ha spinto i consiglieri di opposizione a intervenire con forza, chiedendo di bloccare definitivamente l’operazione. «Abbiamo chiesto di ricevere copia della nota ufficiale con cui l’assessore Alongi, su nostra richiesta, ha disposto la sospensione momentanea dell’abbattimento e, dopo la lettura delle motivazioni, abbiamo avanzato la richiesta che non si proceda proprio all’ingiustificato abbattimento di alberi», dichiarano i firmatari.
Le forze di minoranza puntano il dito contro quella che definiscono una scelta inaccettabile e culturalmente retrograda. «Nel Medioevo politico e culturale in cui siamo immersi e sembra condannati, non possiamo accettare ingiustificato e ingiustificabile sacrificio di alberi. È una questione culturale e morale», scrivono in una nota congiunta.
Il fronte che si oppone all’intervento è ampio e trasversale: dal Partito Democratico con Arcoleo, Di Gangi, Piccione e Teresi, al Movimento 5 Stelle con Randazzo, Amella e Giuseppe Miceli, fino ad AVS con Giambrone e Mangano, Oso con Argiroffi e Forello, e ancora il Gruppo Misto con Carmelo Miceli e Giaconia, insieme a Franco Miceli.
Tutti ribadiscono un concetto chiaro: il compito dell’assessore non è agevolare l’accesso carrabile a un operatore privato, ma garantire la tutela del verde pubblico, patrimonio collettivo della città.