venerdì, 18 Luglio 2025
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È promosso dal Network Giovani M5S

Palermo, al Foro Italico l’omaggio a Paolo Borsellino: incontro su legalità e impegno civile

A trentatré anni dalla strage di via D’Amelio, Palermo si prepara a commemorare una delle pagine più tragiche della sua storia recente. Sabato 19 luglio, alle ore 18:00, il Foro Italico ospiterà un incontro pubblico sul tema della legalità, promosso dal Network Giovani del Movimento 5 Stelle Sicilia. L’evento si inserisce nel calendario delle commemorazioni per l’anniversario dell’attentato che, nel 1992, costò la vita al giudice Paolo Borsellino e ai cinque agenti della sua scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. L’unico sopravvissuto fu l’agente Antonino Vullo, gravemente ferito nell’esplosione.

La strage di via D’Amelio, avvenuta appena cinquantasette giorni dopo l’assassinio di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e degli agenti della scorta a Capaci, rappresenta ancora oggi una ferita aperta nella coscienza collettiva del Paese. Ma è anche uno spartiacque: l’inizio di una nuova stagione di consapevolezza civile e di contrasto alla criminalità organizzata, fondata sulla memoria, sull’impegno istituzionale e sulla partecipazione attiva dei cittadini.

Proprio per questo, il Network Giovani M5S ha scelto di dedicare l’incontro non solo al ricordo, ma anche alla riflessione sul significato attuale della lotta per la legalità. A intervenire sarà Giuseppe Antoci, già Presidente del Parco dei Nebrodi e oggi Eurodeputato, noto per aver promosso il Protocollo di legalità che porta il suo nome, strumento fondamentale nella lotta alla mafia dei terreni agricoli. La sua presenza offrirà una testimonianza concreta di quanto la difesa dello Stato di diritto, se portata avanti con coraggio e determinazione, possa produrre risultati reali nella quotidiana battaglia contro il malaffare.

“L’Italia libera dalle mafie – si legge nella nota del Network Giovani – non è un’utopia, ma un obiettivo possibile da costruire giorno per giorno. Serve l’azione delle istituzioni, della scuola, dei mezzi d’informazione e soprattutto dei cittadini. La memoria di Paolo Borsellino e dei suoi agenti non è solo un dovere: è un’eredità da trasformare in responsabilità collettiva”.

All’incontro saranno presenti diversi giovani del quartiere zen di Palermo, che oggi si battono contro la criminalità organizzata.

La locandina

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