La Cioccolateria Lorenzo di via del IV aprile, nel quartiere Kalsa di Palermo, non è solo un locale in cui gustare una bevanda calda o dei golosi pasticcini. Doverosa premessa. Aperto dal 2011, è un vero e proprio punto di riferimento, un luogo magico di pace e integrazione.
Roberta ed Enzo, i titolari della cioccolateria, 14 anni fa hanno dedicato l’attività al figlio Lorenzo, inaugurando un posto che sa di famiglia, in cui il tempo sembra davvero fermarsi. Chi entra lì non ha quasi mai premura, vuole solo godersi un autentico momento di serenità e dolcezza.
Questa atmosfera idilliaca è stata interrotta da una violenta e vile aggressione. A raccontare in un post ciò che è successo è la stessa Cioccolateria che su facebook annuncia che domani non aprirà.
Secondo quanto viene scritto, un gruppo di persone è entrato nel locale con l’intenzione di colpire uno dei soci, Enzo, che però non si trovava lì al momento dei fatti. Gli aggressori, pertanto, non trovando il titolare se la sono presa contro alcuni dipendenti presenti sul posto: Chiara, Peppe, Peppino e Giovi.
L’attacco, a quanto sembra dal racconto, non è stato casuale ma mirato, e sarebbe scaturito da motivi legati alla gestione di alcuni spazi pubblici per i rifiuti nei pressi del locale. Gli aggrediti, spaventati da quella brutalità, si sono chiusi all’interno dell’esercizio commerciale, dove erano presenti clienti, per proteggersi. Successivamente sono intervenuti i soccorsi e le forze dell’ordine.
Alcuni dipendenti sono stati accompagnati in ospedale. I titolari hanno passato parte della notte tra l’ospedale e la caserma per formalizzare la denuncia e ricostruire l’accaduto.
Il post su facebook dei gestori del locale
“Domani la Cioccolateria non aprirà. È la prima volta da quel dicembre del 2011 che decidiamo di restare chiusi per sfinimento, per esaurimento delle risorse, emotive e fisiche. Ieri pomeriggio abbiamo subito un’aggressione. E ve lo raccontiamo perché voi clienti, ospiti, amici che vi siete accomodati ai nostri tavoli, avete mangiato i nostri dolci, ascoltato la nostra musica, siete la nostra comunità e la Cioccolateria è uno dei luoghi simbolici per la comunità del nostro quartiere e forse del centro storico.
Siamo stati aggrediti non per caso, ma deliberatamente, con l’intento di fare male a Enzo che però non si trovava al locale, e voi sapete quanto sia insolito non trovarlo lì. E a causa di questo, la furia e la violenza di questo atto immotivato si è scagliata contro i nostri ragazzi, Peppe, Chiara, Peppino e Giovi. Siamo un’azienda strana. Ci pensiamo famiglia, a volte perfino confondendo i confini tra lavoro, amicizia, e rapporti personali, ma così è. Abbiamo cominciato così ed è difficile cambiare il nostro modo di essere.
Quindi oggi non siamo solo impauriti per le minacce rimaste in sospeso, siamo anche addolorati che i nostri collaboratori abbiano dovuto subire violenza nel posto in cui dovrebbero soltanto lavorare sereni e sentirsi protetti. Siamo addolorati che anche i nostri clienti, presenti in quel momento, avrebbero potuto essere messi in pericolo. Ci sentiamo oggi sfiniti, per la notte passata in ospedale, le ore passate in caserma, il tempo passato per ricompattare i pensieri, contenere la paura, ritrovare il coraggio di cominciare ancora una volta, aprire quella porta che ieri i ragazzi hanno chiuso dietro di loro per barricarsi dentro e proteggersi.
Palermo è una città difficile, involuta per tante cose ancora, noi ci abbiamo provato in tutti questi anni a costruire bellezza, a rimanere un posto che non si piega al consumismo facile, al cibo mordi e fuggi, a essere un rifugio, un angolo per meditare, accogliersi e essere accolti. Un fiore sul tavolo, la musica nell’aria, il profumo di dolci: vogliamo credere che in questa città si possa essere ancora diversi. Che Palermo non sia più solamente lo scenario di scippi, pestaggi e violenza. Che accanto a persone che organizzano spedizioni punitive per castigarti di avere messo un cassonetto fuori posto, ci siano tanti altri pronti a tendere una mano, abbracciarti e sorriderti. Oggi più che mai il nostro grazie va a i nostri collaboratori tutti, Chiara, Federica, Peppe, Peppino, Kirolos, Ada e Emma. E a Giovi. Vi vogliamo bene”.
Dopo il post si è messa in moto sui social la macchina della solidarietà. In tanti, clienti ed estimatori del locale, che si trova a due passi dalla Gancia, hanno manifestato la propria vicinanza a Roberta, ad Enzo e a tutti i dipendenti della Cioccolateria Lorenzo. L’invito più diffuso è quello di non mollare.
Tra questi anche quello dell’assessore comunale Maurizio Carta: “Sono sinceramente addolorato per la vigliacca e violenta aggressione che avete subito. Vi sono accanto con la mia amicizia ma ancora di più nel ruolo. Domani mattina sentirò il comandante della Polizia Municipale per sollecitare ancora maggiore presenza e controllo a protezione delle attività commerciali come la vostra che sono la luce del centro storico”.