A partire da inizio mese, il Comune di Palermo ha avviato un’importante operazione di bonifica urbana, con la rimozione di tutti i contenitori per abiti usati, alcuni dei quali posizionati abusivamente sul territorio cittadino. Questa iniziativa, coordinata dalla polizia municipale in collaborazione con le autorità giudiziarie, mira a contrastare il degrado e a ripristinare il decoro urbano, spesso compromesso dalla presenza incontrollata di questi contenitori.
Fino ad ora, sono già stati eliminati una ventina di cassonetti, ma i monitoraggi effettuati evidenziano che almeno altri sessanta restano da rimuovere. Il presidente della RAP, Giuseppe Todaro, ha sottolineato come la situazione fosse ormai insostenibile: “La maggior parte dei contenitori non era in regola. Inoltre, molti di essi diventavano ricettacolo di rifiuti di ogni genere e oggetto di manomissioni, favorendo attività poco trasparenti. Per questi motivi, abbiamo deciso di eliminarli tutti.”
Non solo i contenitori abusivi, ma anche i circa 400 cassonetti regolarmente posizionati in città saranno gradualmente rimossi. Pur essendo coperti da regolare contratto, questi dispositivi si erano trasformati in punti di accumulo di rifiuti e in bersagli di continui atti vandalici. Il contratto con la ditta incaricata del servizio, avviato il 28 novembre 2022 con una durata prevista di 36 mesi, è stato rescisso di comune accordo con l’amministrazione comunale circa dieci mesi prima della scadenza naturale.
Nuove modalità per il riciclo degli abiti usati
Per chi volesse continuare a smaltire i propri abiti in modo corretto, il Comune ha previsto un’alternativa. Nei centri comunali di raccolta dislocati in città rimarranno attivi i contenitori dedicati, garantendo un servizio gratuito e regolamentato. Questa soluzione, come spiegato dal presidente Todaro, punta a offrire una modalità più sicura e controllata per il recupero degli abiti usati, evitando le criticità emerse con i cassonetti stradali.