Femminicidio a Spoleto, dove una donna di 37 anni, Laura Papadia, originaria di Palermo, è stata trovata senza vita nella sua abitazione. Il principale sospettato è il marito, Gianluca Romita, 48 anni, rappresentante di vini milanese, che ha confessato il delitto prima di tentare il suicidio gettandosi da un ponte.
Il cadavere di Laura Papadia è stato rinvenuto nella camera da letto della loro abitazione all’interno del palazzo storico di Rocca dei Perugini. La donna lavorava in un supermercato locale e i colleghi, preoccupati per la sua assenza ingiustificata, hanno provato a contattarla senza successo. L’allarme è stato dato quando, non ricevendo risposte, è stato richiesto l’intervento delle forze dell’ordine.
Il movente e l’arresto
Secondo le prime ricostruzioni, Laura sarebbe stata strangolata dal marito al culmine di una lite. Dopo il delitto, Gianluca Romita avrebbe tentato di togliersi la vita lanciandosi da un ponte della città, ma è sopravvissuto all’impatto. Attualmente si trova in stato di fermo presso il commissariato cittadino, dove gli inquirenti stanno cercando di ricostruire la dinamica e il movente dell’omicidio.
La Procura di Spoleto sta indagando sul caso e al momento l’ipotesi principale è quella del femminicidio. Si cerca di capire se ci fossero segnali di violenza pregressa o episodi di maltrattamenti all’interno della coppia, che viveva insieme da circa un anno.
Un altro caso di violenza sulle donne
Il dramma di Laura Papadia si aggiunge alla lunga lista di femminicidi che continuano a colpire l’Italia. Solo nel 2024, i dati parlano di un aumento degli episodi di violenza domestica, segno che la questione rimane un’emergenza sociale da affrontare con misure più incisive.