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venerdì, 11 Ottobre 2024

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Operazione antimafia a Palermo: quattro arresti per droga, estorsione e armi

Z-PRIMO PIANOOperazione antimafia a Palermo: quattro arresti per droga, estorsione e armi

Questa mattina, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Palermo hanno eseguito quattro misure cautelari in carcere nei confronti di altrettanti indagati per reati gravi legati all’associazione mafiosa. Le accuse spaziano dall’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, alla produzione e detenzione di droga, fino all’estorsione, alle lesioni personali e al porto abusivo di armi da fuoco.

L’ordinanza, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, rappresenta l’esito di una lunga e complessa indagine avviata dai Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo. Le attività investigative si sono svolte tra febbraio 2022 e dicembre 2023, riscontrando pienamente le dichiarazioni fornite da alcuni collaboratori di giustizia.

L’inchiesta si ricollega a quella conclusa con le misure cautelari del luglio 2022 nell’ambito dell’operazione “Vento”. Grazie a queste indagini, è stato possibile delineare la struttura interna e le attività criminali del mandamento mafioso di Palermo – Porta Nuova, evidenziando la pericolosità degli individui che operano per conto dell’organizzazione.

Agli arrestati viene contestato il controllo delle “piazze di spaccio”, gestito attraverso atti di violenza e intimidazione, spesso con l’uso di armi. Gli indagati obbligavano chi operava nel commercio al dettaglio di stupefacenti ad acquistare la droga, prevalentemente cocaina, a un prezzo imposto, superiore a quello di mercato. Inoltre, chiedevano il pagamento di una percentuale sui ricavi delle vendite.

La spietatezza del gruppo emerge chiaramente da alcuni episodi di violenza documentati durante le indagini, tra cui il pestaggio di un uomo nel quartiere Zisa, avvenuto in pieno giorno e a volto scoperto. In un’altra circostanza, pesanti minacce sono state rivolte a pusher locali, culminate nello sparo di un colpo di pistola contro un muro a scopo intimidatorio, per imporre le regole del sodalizio mafioso.

Oltre all’imposizione di significativi quantitativi di droga sulle piazze di spaccio, le indagini hanno rivelato la costante presenza di armi a disposizione del gruppo. Durante le perquisizioni disposte dall’autorità giudiziaria, sono state arrestate altre due persone, un uomo e una donna, trovate in possesso di oltre mezzo chilo di hashish e cocaina, oltre a una rilevante somma di denaro in contante.

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