venerdì, 30 Maggio 2025

I due furono trovati morti in una casa di via Notarbartolo, il 5 maggio del 2024, uccisi da colpi di pistola

Omicidio-suicidio o duplice omicidio? Dubbi sulla morte dei coniugi Delia-Lupo

A più di un anno di distanza, resta avvolta nel mistero la morte del commercialista Pietro Delia e della moglie Laura Lupo, agente della polizia municipale, entrambi trovati senza vita nella loro abitazione di via Notarbartolo il 5 maggio 2024. Sei i colpi esplosi: quattro hanno raggiunto l’uomo, due la donna. Un caso che, nonostante gli iniziali sospetti di un omicidio-suicidio, presenta ancora molte ombre e incongruenze.

La prima ipotesi degli investigatori fu che la Lupo, tornata a vivere col marito dopo un periodo di separazione, in un impeto di rabbia lo avesse ucciso sparandogli più volte e poi si fosse tolta la vita con la pistola d’ordinanza. Ma l’analisi balistica e l’ispezione cadaverica non hanno mai convinto del tutto gli inquirenti.

Delia è stato colpito al torace e all’addome, non alla schiena come ci si sarebbe aspettato se fosse stato colpito durante una fuga. Una discrepanza che incrina la versione dell’inseguimento in corridoio e alimenta nuovi sospetti.

Ancora più anomale le ferite riportate dalla Lupo: secondo gli accertamenti, la donna si sarebbe sparata un primo colpo al collo, che però non sarebbe stato letale. Nonostante ciò, sarebbe riuscita a esplodere un secondo colpo, stavolta alla testa, uccidendosi. Un gesto estremo, reso ancora più improbabile dalla circostanza che, malgrado la concitazione e una probabile caduta a terra, l’arma sia stata ritrovata perfettamente impugnata nella sua mano.

Un dettaglio, questo, che ha spinto gli investigatori ad approfondire ulteriormente. Nei mesi successivi, i carabinieri del Ris di Messina sono tornati più volte nella casa per nuovi rilievi balistici e per riesaminare la scena del crimine. Recentemente, sono stati anche disposti dei sequestri nell’appartamento della figlia della coppia, che vive nello stesso stabile.

È stata proprio la ragazza, quel giorno, a dare l’allarme. Non vedendo arrivare il padre a un appuntamento di lavoro, aveva provato a contattarlo senza successo. Insospettita, ha chiamato i vigili del fuoco. La squadra, giunta sul posto, ha trovato la macabra scoperta: i corpi dei due coniugi distesi a terra.

Le indagini proseguono, con l’obiettivo di ricostruire la verità su un caso che, a distanza di tredici mesi, continua a destare molti dubbi.

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