Il cerchio sembra si stia stringendo. Tre colpi di pistola, due all’addome e uno in testa hanno ucciso venerdì scorso il cameriere algerino di 41 anni Badr Boujemai mentre tornava a casa da sua moglie e i suoi figli. Adesso l’attenzione degli investigatori è sul dipendente di un locale che si trova vicino a quello in cui lavorava la vittima dell’omicidio.
L’uomo è sotto torchio da ieri e con lui alcuni possibili complici. La loro posizione è al vaglio della procura che ha disposto il tampon kit per cercare la presenza di polvere da sparo. Si cerca anche l’arma utilizzata per l’omicidio, un revolver. Perquisizioni sono per questo state effettuate a casa dei sospettati.