Convalidato l’arresto per il 17enne reo confesso per l’omicidio di Rosolino Celesia, avvenuto la notte del 21 dicembre nei pressi dell’uscita secondaria della discoteca Notr3 di via Pasquale Calvi a Palermo. Il giudice delle indagini preliminari Nicola Aiello ha disposto la custodia cautelare presso il carcere dei minorenni Malaspina.
Una decisione arrivata 24 ore dopo la conferma del fermo per il fratello 22enne, accusato di detenzione illegale di arma. Lui si trova al carcere Pagliarelli.
I dettagli della vicenda sono stati raccontati dai due fratelli nel corso dei lunghi interrogatori ai sostituti procuratori e al procuratore dei minorenni, ma qualche dubbio rimane. Si indaga per scoprire se l’ammissione di colpa del diciassettenne non sia un tentativo di salvare il fratello maggiorenne da una lunghissima condanna.
Il minorenne ha raccontato di aver acquistato la pistola con cui avrebbe sparato da uno zingaro al mercato di Ballaró, all’indomani di una violenta lite alla Vucciria di cui ha mostrato i segni sul viso. Un’arma che avrebbe portato in discoteca all’insaputa del fratello e che avrebbe usato per legittima difesa. Da ció che racconta, nella tragica notte del Notr3 Celesia avrebbe colpito il fratello maggiore lasciandolo svenuto a terra. Sarebbe stata la paura di subire lo stesso trattamento a spingere il ragazzo a puntare l’arma sull’ex calciatore e a premere più volte il grilletto.
Non è ancora stata trovata l’arma del delitto. Polizia e carabinieri, la notte dell’omicidio l’hanno cercata nei cassonetti della spazzatura nei pressi dell’abitazione del presunto assassino. Quest’ultimo ha raccontato agli inquirenti di averla buttata a marea Vergine Maria.