venerdì, 2 Maggio 2025

A celebrare la funzione il Vescovo del comune palermitano

“Non fatevi rubare la speranza”: a Monreale l’ultimo addio a Massimo, Salvo e Andrea

“Anche nella notte più buia, non fatevi rubare la speranza”. È con queste parole che l’arcivescovo, monsignor Gualtiero Isacchi, ha dato voce al dolore e allo smarrimento dei familiari durante l’omelia dei funerali di Salvatore Turdo, Andrea Miceli e Massimo Pirozzo, i tre giovani uccisi il 27 aprile a Monreale. Un’omelia intensa, pronunciata tra le navate del Duomo gremito, dove si respirava un silenzio denso, ferito, quasi sacro.

Il vescovo ha parlato di “vite strappate troppo presto, in modo assurdo e inaccettabile”, ma ha anche invitato a non cedere alla rabbia e alla vendetta. “Non possiamo permettere che l’odio abbia l’ultima parola — ha detto —. Il dolore che oggi condividiamo non deve chiuderci, ma spingerci a custodire il bene, a cercare la pace”.

Parole dure, ma cariche di verità, quando ha sottolineato che “nessuna parola potrà consolare davvero le famiglie, e nessuna giustizia potrà restituire questi tre ragazzi”, ma anche parole di conforto, rivolte in particolare ai giovani presenti: “Non lasciate che la violenza vi sembri normale. Ribellatevi all’indifferenza. Amate la vita, perché ogni vita è sacra”.

Il funerale di Salvo, Andrea e Massimo

Una cerimonia che ha toccato il punto più profondo del lutto collettivo, un appello alla responsabilità e alla speranza. Un richiamo a “non dimenticare, ma neanche lasciarsi sopraffare dal buio”.

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