Partiranno stamani gli esami autoptici sulle cinque vittime della tragedia di Casteldaccia. Intanto c’è un primo indagato. Si tratta del geometra Nicolò Di Salvo, titolare della ditta Quadrifoglio Group di Partinico rientrato immediatamente dagli Stati Uniti, dove si trovava al momento dell’incidente.
L’imputazione mossa dalla procura di Termini Imerese è di omicidio colposo plurimo per la morte dei 5 operai, uccisi da idrogeno solforato all’interno di una vasca di una rete fognaria. Tre di loro erano dipendenti dell’azienda di Partinico di cui Di Salvo è proprietario, il quarto era il suo socio, il quinto era invece un lavoratore interinale dell’Amap di Palermo. La Quadrifoglio aveva ottenuto in subappalto i lavori di manutenzione dalla Tek Infrastrutture srl di San Cipirello.
Nicoló Di Salvo avrebbe ricevuto nella serata di ieri un avviso di garanzia, atto dovuto perchè possa nominare un medico legale di fiducia che parteciperà oggi all’autopsia delle vittime. Il titolare di Quadrifoglio Group dovrà rispondere delle misure di sicurezza di cui aveva dotato gli operai.
L’inchiesta è coordinata dalla pm Elvira Cuti. L’autopsia, a cui potranno partecipare anche i consulenti dei familiari delle vittime, sarà eseguita all’istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo, ospedale dove è ricoverato Domenico Viola, un sesto operaio trasportato al pronto soccorso del polo universitario in elisoccorso in gravissime condizioni. Ieri, intorno alle 17, l’uomo si è svegliato dal coma e ha riconosciuto la moglie e il figlio.