“La morte della diciassettenne Fauzia Islam, studentessa del liceo linguistico Cassarà di Palermo, ci lascia attoniti. E se sarà confermata dalle indagini degli inquirenti l’ipotesi del suicidio per sfuggire al matrimonio combinato, è evidente che la ragazza viveva un grave stato di disagio sociale che evidentemente è stato sottovalutato”.
Lo ha detto la presidente del Movimento italiano per la Gentilezza, Natalia Re, che ha aggiunto. “Di fronte ad episodi sempre più inquietanti che stanno stravolgendo la nostra società, che vedono protagonisti adolescenti, non si può più far niente e girarsi dall’altra parte. Ma occorre una seria riflessione e un intervento concreto degli organi istituzionali preposti per mettere in campo ogni iniziativa utile per intercettare chi versa in uno stato di profondo disagio sociale; e offrire loro gli strumenti efficaci per fronteggiare l’emergenza e trovare la via d’uscita. Bisogna infatti che si diffondano messaggi di sensibilizzazione nelle scuole.
Ciò per infondere la cultura della gentilezza, del sostegno a chi ha bisogno d’aiuto, del rispetto per il prossimo; costruendo azioni diffuse per comprendere ed arginare ogni forma di potenziale disagio. Costruire capisaldi di buone pratiche, partire dalla forza della gentilezza, è già un passo verso una società che prova ad ascoltare e a comprendere le difficoltà che può attraversare. Soprattutto un adolescente. Perché è quella una delle fasi più delicate del percorso di crescita. Solo così sarà possibile fare prevenzione e scongiurare tragedie”.
I resti della diciassettenne sono stati riconsegnati nella tarda serata di sabato alla famiglia, che da anni vive a Palermo. Sul corpo di Fauzia non è stata disposta l’autopsia.