martedì, 12 Agosto 2025
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L'esame autoptico ha confermato la presenza di acqua nei polmoni

Morte di Simona Cinà, la Procura incarica un chimico tossicologo

La Procura di Termini Imerese ha nominato un esperto per approfondire gli aspetti ancora oscuri della morte di Simona Cinà, la ventenne di Capaci trovata senza vita nella piscina di una villa ad Aspra, frazione di Bagheria, nella notte tra venerdì 1 e sabato 2 agosto, durante una festa di laurea.

Il sostituto procuratore Raffaele Cammarano ha affidato l’incarico a Vincenzo Nicolì, 47 anni, chimico tossicologo palermitano, che avrà il compito di svolgere ulteriori accertamenti in seguito all’autopsia già eseguita nei giorni scorsi.

La decisione è maturata alla luce delle prime risultanze emerse dall’esame autoptico, che hanno confermato la presenza di acqua nei polmoni della giovane, indicando l’annegamento come probabile causa del decesso. Tuttavia, restano da chiarire le circostanze che avrebbero portato Simona a finire sott’acqua e a non riuscire a salvarsi. Non è ancora stato stabilito se la giovane abbia avuto un malore o se eventuali sostanze, assunte volontariamente o in modo accidentale, possano aver influito.

Funerale Simona Cinà - Foto Antonio Vassallo
Funerale Simona Cinà – Foto Antonio Vassallo

Il chimico tossicologo incaricato dovrà analizzare campioni biologici e ricostruire con precisione se, e in quale misura, alcol o droghe abbiano avuto un ruolo nella tragedia. Gli esiti degli esami potrebbero fornire risposte cruciali agli investigatori, che finora non hanno escluso alcuna ipotesi.

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