Una recente normativa introdotta dal Decreto Milleproroghe ha aperto la strada alla stabilizzazione dei lavoratori precari impiegati nei Comuni della Regione Siciliana, anche in situazioni di dissesto finanziario o riequilibrio, eludendo i vincoli precedentemente esistenti.
Questa normativa è stata attesa ansiosamente per mesi, non solo dalle amministrazioni coinvolte e dai sindacati, ma soprattutto dai circa 1400 lavoratori coinvolti. Le aspettative erano alte, ma il testo di legge ha superato le previsioni, consentendo ai dipendenti comunali precari di essere assunti dagli enti locali siciliani fino al 31 dicembre 2024, anche in sovrannumero rispetto alla dotazione organica.
In pratica, si tratta di un via libera alla stabilizzazione di tutti i dipendenti con contratti in scadenza. Inizialmente si pensava che questa normativa avrebbe solo prorogato i contratti per un anno, ma il Decreto Milleproroghe ha concesso molto di più, estendendo la possibilità anche ai Comuni in situazioni finanziarie difficili, come il dissesto o il predissesto, di porre fine alla precarietà dei propri dipendenti. Questa decisione si basa sulle risorse messe a disposizione dalla Finanziaria, che ammontano a oltre 170 milioni di euro e possono essere utilizzate fino al 2038.
Le amministrazioni locali hanno solo dieci mesi per procedere con le assunzioni a tempo indeterminato, senza alcun obbligo di prorogare o stabilizzare i contratti. Tutto fa pensare che si agirà proprio in tal senso, poiché il personale precario svolge mansioni cruciali per il corretto funzionamento dei municipi, compresi gli uffici tecnici, e molti Comuni siciliani soffrono già di carenze di organico.
Secondo stime dell’assessorato regionale alle Autonomie locali, sono coinvolti complessivamente 1.429 lavoratori, di cui 300 operativi in enti in fase di riequilibrio e 612 in situazioni di dissesto finanziario, oltre a ulteriori 517 utilizzati in base alla legge regionale del 2014.
«La norma del Milleproroghe che consente di avviare la stabilizzazione dei lavoratori precari dei Comuni dell’Isola in dissesto finanziario o in piano di riequilibrio, anche in deroga ai vincoli esistenti, – dice l’assessore regionale alle Autonomie locali Andrea Messina – è un segnale importante di attenzione del Parlamento nazionale verso la Sicilia. Poter finalmente parlare di assunzione per questi lavoratori, garantendone operatività e funzionalità, è una vittoria importante che dà sollievo non solo alle tante famiglie che da anni attendono certezza lavorativa ed economica ma anche alle amministrazioni locali che potranno finalmente contare su risorse certe».