Venerdì 19 luglio alle ore 21.00 presso lo spazio antistante il Santuario di Montepellegrino andrà in scena “Rosalia è Palermo”. In esclusiva per Quotidiano di Palermo ne abbiamo parlato con il regista e autore del riadattamento dei testi: Lollo Franco.
“Lo spettacolo che porteremo in scena” – ci ha raccontato l’attore palermitano – “si rifà alla grande tradizione del ‘600 e del ‘700 ed è una rivisitazione di quanto scritto dai maestri orbi. Coloro che, per intenderci, hanno scritto il poemetto in versi più comunemente noto come U Triunfu. Gli stessi maestri che negli orfanotrofi lo insegnavano ai bambini perché la tradizione proseguisse.”
“Perchè mantenere le tradizioni – ha proseguito Lollo Franco – è importantissimo. Nella nostra scuola (la Putia d’Arte Malvina Franco, n.d.r.) facciamo anche corsi sulla nostra lingua, il siciliano. E ci tengo a sottolineare che si tratta di una lingua e non di un semplice dialetto, perché contiene una sintassi ed una grammatica ben precisa. Cerchiamo di fare questo attraverso il teatro popolare. Ma attenzione, per me anche Shakespeare è teatro popolare! E che nessuno si scandalizzi, perché, un tempo, nei mercati si andava a vedere Amleto. Mantenere la grande tradizione serve per dare continuità, perché se vogliamo avere un’identità dobbiamo attingere dal passato per guardare al futuro.”
“Cosa chiedere oggi a Santa Rosalia? C’è un miracolo che più di tutti, in questo momento particolare dobbiamo chiedere alla Santuzza” – ha chiosato l’attore e regista palermitano – “che nel mondo torni a regnare la pace.”
Oltre a Lollo Franco – che vestirà i panni del narratore – il cast sarà composto dall’inossidabile coppia composta da Gino Carista e Caterina Salemi, da Nicola Franco, Stefania Blandeburgo, Consuelo Lupo e da alcuni ragazzi che frequentano la Putia d’Arte Malvina Franco (Ivan Canfarotta, Asia Guzzetta, Marialisa Pagano e Giada Apprendi). Allo spettacolo parteciperanno anche la Cotroneo Events di Stefania Cotroneo e le ballerine della scuola di danza Le Tersicoree di Tiziana Taromina.