Cari tifosi veneziani,
vi capisco, davvero. Vedere il vostro capitano, il vostro bomber, l’uomo che vi ha fatto sognare prendere armi e bagagli e trasferirsi a Palermo deve essere stato un colpo duro. Ma guardate il lato positivo della vicenda, poteva andarvi peggio: poteva anche andare al Verona!
Ora, so che molti di voi stanno masticando amaro. “Ma come? Dopo tutto quello che gli abbiamo dato? Dopo la laguna, i bacari, la magia di Piazza San Marco, ci lascia per la Sicilia?” Eh già. Ma provate a mettervi nei suoi panni: il sole perennemente acceso, il mare che profuma d’estate, il calore (metaforico e non) di una città che vive di calcio. E poi, diciamocelo, Pohjanpalo ama il bel gioco e i gol: pensate che tristezza, uno come lui bloccato in una società che fatica a stare in piedi economicamente. Forse, in fondo in fondo, la sua è stata anche una scelta di sopravvivenza sportiva.
Capisco anche che il vostro dolore sia acuito dal fatto che per la seconda volta nella vostra storia calcistica vi sentiate defraudati dal Palermo. Ma l’acquisto al suon di dindini di Pohjanpalo è molto diverso dal vero e proprio travaso di giocatori dal Veneto in Sicilia effettuato dal club del presidente Zamparini diversi anni fa. In quella occasione vi fu dato un colpo di grazia, in questo caso forse vi abbiamo salvati dal punto di vista economico.
Capisco che vi faccia male, ma guardiamo i numeri: 5,5 milioni di euro nelle casse del Venezia. Sappiamo bene che quei soldi servono, eccome se servono. E nel frattempo, lui si è sistemato con un contratto fino al 2029 e uno stipendio niente male. Insomma, non ve l’abbiamo portato via per due arancine e una granita.
E adesso? Adesso avete Fila, un giovane potenzialmente forte che ha sulle spalle un’eredità importante. L’augurio è che possa esplodere e che vi possa far risalire la classifica.
Perché se è vero che Joel se n’è andato, è altrettanto vero che il Venezia ha dimostrato di saper pescare bene sul mercato. Chi sarà il nuovo bomber? Vi stupirà? Vi farà rimpiangere il finlandese?
Nel frattempo, Pohjanpalo comincia ad ambientarsi all’ombra del Monte Pellegrino. Vuole prendere casa in centro, tra le meraviglie dell’arte monumentale araba-normanna, vuole scoprire il nostro meraviglioso street food, che molto bene si sposa con la sua amata birra, vuole godersi il mare e il calore del sole di Sicilia e quello del cuore palermitano. Ma soprattutto vuole far grande il Palermo.
Non siate invidiosi per ciò, nel calcio di oggi capita. Anche noi, tanti anni fa, abbiamo pianto per Luca Toni, ma ci siamo consolati con Amauri, Pastore, Cavani, Miccoli, Brunori e adesso con Pohjanpalo.
Con simpatia.