Nuova tragedia dell’immigrazione al largo di Lampedusa. Due barconi carichi di migranti si sono ribaltati nelle acque a sud dell’isola, causando la morte di almeno venti persone e un numero analogo di dispersi. I cadaveri, recuperati in mare dalle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza, sono già stati imbarcati sui mezzi di soccorso e condotti in porto.
Secondo le prime informazioni, i superstiti sarebbero sessantuno, tutti in evidente stato di choc dopo ore trascorse in mare e la perdita dei compagni di viaggio. Alcuni di loro, interrogati dai soccorritori, hanno raccontato che il naufragio non ha coinvolto una sola imbarcazione, ma due diversi natanti che, a causa del mare agitato e forse di improvvisi spostamenti a bordo, si sarebbero rovesciati a poca distanza l’uno dall’altro.
Il lavoro delle squadre di soccorso prosegue senza sosta, con l’impiego di unità navali e mezzi aerei, nella speranza di individuare superstiti nelle acque del Mediterraneo centrale, una rotta che continua a essere teatro di morte.