La Vucciria è sito storico: il murale non autorizzato di Emanuele Burgio va rimosso

I proprietari dell’immobile dovranno rimuoverlo entro cinque giorni, altrimenti lo cancellerà il Comune di Palermo addebitando i costi

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La polizia municipale di Palermo ha notificato un’ordinanza di rimozione per il murale che raffigura Emanuele Burgio, giovane ucciso nel 2021 durante un regolamento di conti alla Vucciria. Il dipinto, che ritrae il volto del ragazzo, era stato realizzato senza alcuna autorizzazione sul prospetto di un edificio situato in piazza Caracciolo, una zona che, secondo la Soprintendenza per i beni culturali e ambientali, è classificata come sito storico.

Secondo le disposizioni previste dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, piazza Caracciolo è considerata un bene culturale tutelato. Questo implica che qualsiasi intervento artistico su edifici e spazi pubblici in tale area deve essere preventivamente autorizzato dalle autorità competenti. Poiché il murale non aveva ricevuto il permesso necessario, i proprietari dell’immobile sono stati informati che avranno cinque giorni di tempo per rimuoverlo. In caso contrario, sarà il Comune a provvedere alla cancellazione dell’opera, addebitando i costi ai residenti del palazzo.

La vicenda ha suscitato l’attenzione dei media, in particolare della trasmissione televisiva “Striscia La Notizia“, che ha sollevato il caso del murale dedicato a Burgio, amplificando le discussioni pubbliche in merito. Non è la prima volta che le autorità intervengono in situazioni di arte urbana non autorizzata: recentemente, gli agenti della polizia municipale erano intervenuti in un’autofficina in via Magnisi, gestita da un parente di Burgio, che risultava essere completamente abusiva. L’attività era stata sequestrata e i locali erano stati posti sotto sigilli.