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lunedì, 30 Settembre 2024

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La nuova moda degli adolescenti: rubare il sigillo dai superalcolici

CronacaLa nuova moda degli adolescenti: rubare il sigillo dai superalcolici

La redazione di Qdp ha intervistato il titolare di un supermercato Conad di Palermo che ha confermato che purtroppo anche nel capoluogo siciliano il fenomeno è partito già da un po'

Negli ultimi mesi, tra gli adolescenti palermitani e non solo, si è diffusa una nuova moda: rubare il sigillo rosso dalle bottiglie di superalcolici. Il più gettonato è il gin Tanqueray, il cui marchio di ceralacca è facilmente asportabile. Questo dettaglio, originariamente un simbolo di autenticità e qualità per gli amanti del gin, è diventato un vero e proprio trofeo tra i ragazzi, che lo considerano una sorta di “badge” da esibire con orgoglio.

La moda si è diffusa rapidamente, con molti giovani che raccontano delle loro “imprese” nei gruppi di amici o sui social media. Spesso per ottenerlo i ragazzi, anche di buona estrazione sociale, si avventurano in furtarelli nei supermercati. A lamentarsi con Qdp è il titolare di un Conad palermitano che preferisce rimanere anonimo: “Stiamo pensando di non ordinare più il prodotto, perché le bottiglie rimangono quasi tutte invendute. Sembrerà strano, ma i consumatori di superalcolici e di vini pregiati tengono molto alle etichette e all’estetica. Probabilmente perché la maggior parte di loro tengono le eleganti bottiglie in vetrinette o in mobili bar. L’assenza del sigillo – prosegue – ne compromette l’autenticità. Qualche giorno fa – racconta l’uomo – un mio dipendente ha beccato un ragazzino di 12 anni mentre staccava il bollino rosso da una bottiglia di Tanqueray. Abbiamo chiamato i genitori, mentre lui continuava a dire che non aveva fatto nulla di male, che aveva preso solo un pezzo di cera”.

Il furto del sigillo rosso viene descritto dagli adolescenti come una sorta di Challenge. Una sfida a cui partecipano in tanti, per emulazione e per gioco. Una volta ottenuto il sigillo, gli adolescenti lo attaccano alle cover dei loro smartphone o lo conservano nei diari, quasi come un distintivo di appartenenza a un gruppo esclusivo. Una piccola trasgressione che diventa un modo per sentirsi più grandi e guadagnare status all’interno del proprio gruppo sociale.

È bene ricordare, in chiusura di questo articolo, che appropriarsi di un sigillo di cera, anche se potrebbe sembrare poca cosa, è pur sempre un furto, un reato che potrebbe avere conseguenze legali.

Bottiglie di Gin senza il sigillo in un Conad di Palermo

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