Joshua non ce l’ha fatta. Il tredicenne ultras del Palermo si è dovuto arrendere ad una malattia che non gli ha lasciato scampo.
Appresa la notizia, le pagine social del tifo organizzato rosanero e non si sono riempite di messaggi di cordoglio. “Joshua è qua e canta con gli ultrà”, recita lo striscione che è stato appeso sotto casa del giovane supporter del Palermo. “Joshua, fratello dall’infanzia, la vita” – scrive l’amico Christian – “ci ha cresciuti insieme e la morte non potrà dividerci: nel cuore della curva vivrai per sempre.”
Lungo ed emozionante il post che la pagina Facebook “Romanticismo Ultras” ha dedicato a Joshua. “La vita” – si legge “a volte è ingiusta. Toglie i sorrisi più belli, i volti più puri, quelli che dovrebbero solo illuminare e non spegnersi mai, uno sguardo giovane che brillava, la bellezza semplice di chi non aveva ancora visto il male del mondo. Un viso che raccontava futuro, che portava addosso la freschezza dell’età, la passione di chi ha appena iniziato a vivere la curva, il gruppo, i sogni. Ed è proprio questo che fa più male: vedere la bellezza interrotta, lo sguardo spento troppo presto, l’innocenza tradita dalla crudeltà della vita. Non ci sono parole per spiegare, c’è solo il vuoto che lascia. C’è solo il ricordo di un volto che resterà per sempre giovane, per sempre bello, per sempre parte della curva.”
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