Sul verbale dei vigili urbani c’è scritto che la voragine in viale Regione Siciliana si è aperta dopo l’arrivo della polizia municipale, quindi dopo l’incidente che ha ucciso Samuele Fuschi. Sull’asfalto, secondo quanto verbalizzato, ci sarebbe stato solo un avvallamento sul quale era posizionato un birillo.
Una versione che alleggerirebbe dunque, o quasi, il Comune di Palermo dalle responsabilità sulla morte del motociclista. Che il manto stradale non fosse in perfette condizioni anche al momento della caduta è comunque scritto nero su bianco e ció va valutato dai periti. La moto SH 300 del 37enne, a quanto sembra, era inoltre priva di assicurazione e di revisione, e con fermo amministrativo.
Samuele Fuschi al momento dell’incidente si stava recando al lavoro. L’uomo, residente nel quartiere Falsomiele, era sposato e padre di 4 figli, tre femmine e un maschio. La più piccola ha 4 mesi, il più grande 18 anni.
Anche il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ha rilasciato una dichiarazione dopo che sui social si è aperta una vera e propria rivolta popolare nei confronti dell’amministrazione comunale, rea di non manutentare a dovere le strade palermitane: “Stando ai primi rilievi effettuati dalla polizia municipale – ha detto il sindaco – appare evidente che si sia trattato di un cedimento dell’asfalto avvenuto contestualmente o pochi momenti prima del verificarsi dell’incidente che ha provocato la morte del motociclista, per il quale vanno le condoglianze e la vicinanza mia e dell’amministrazione alla famiglia. Nessuna segnalazione per il pronto intervento è pervenuta, infatti, negli ultimi giorni al Comando della polizia municipale e risulta impossibile che una buca del genere, lungo l’arteria più trafficata della città, non fosse stata segnalata, come del resto già avvenuto per altre buche in viale Regione Siciliana, poi riparate. Dal punto di vista generale della manutenzione delle strade della città – ha sottolineato Lagalla – questa amministrazione, negli ultimi mesi, ha attivato i primi cantieri, mettendo a disposizione il massimo che può in termini di uomini, mezzi e risorse economiche, dopo anni di immobilismo e dopo aver ridato agibilità finanziaria al Comune, rimasto senza bilancio per oltre tre anni. Siamo consapevoli dei ritardi da recuperare e non ci sottraiamo. Diciamo solo che avere rimesso in piedi i conti ci consente oggi di far andare avanti le opere sia di giorno, sia di notte. Anche l’attività di rattoppo è molto intensa e procede giorno dopo giorno, ma arrivare ovunque nello stesso momento non si può. In queste settimane – ha concluso il primo cittadino – si sta procedendo con il rifacimento delle strade della quarta circoscrizione e questo avverrà nei prossimi mesi anche nelle altre. Si va avanti con interventi singoli nei quartieri, dopo un lavoro di mappatura delle buche della città, mai eseguito prima”.