Lo scorso estate, Palermo è stata devastata da incendi che hanno causato distruzioni significative, tra cui la perdita di una trentina di abitazioni e della storica chiesa di Santa Maria di Gesù. La Protezione Civile del Comune, rispondendo a un’interrogazione della consigliera Mariangela Di Gangi, ha stimato che i danni sono di oltre 18 milioni di euro, una cifra impressionante ma che si prevede possa aumentare.
L’evento è stato definito “eccezionale” dai tecnici, sia per l’estensione della zona colpita, che spaziava da Capo Gallo a Cruillas, passando per Baida e Ciaculli, sia per le temperature straordinariamente alte, con un picco di 47 gradi.
L’incendio, inizialmente circoscritto all’area di Monreale nella mattinata del 24 luglio, si è rapidamente esteso, spinto dal libeccio e dallo scirocco, coinvolgendo Inserra, Monte Gallo, l’ospedale Cervello, Villagrazia e Croceverde. Questa rapida espansione ha messo a dura prova la macchina degli interventi di emergenza.
La lista dei danni è lunga e dolorosa: via Polifemo, via Grotte Partanna, via Saffo a Mondello, via Castellana a Borgo Nuovo, via Orecchiuta, Santa Maria di Gesù, via Nicoletti, via Piero della Francesca a Cardillo, via Plauto a Sferracavallo. Trenta case distrutte o rese inagibili, 41 famiglie sfollate. E poi c’è il triste destino della secolare chiesa di San Benedetto il Moro, che ha attirato l’attenzione persino del Capo dello Stato, Sergio Mattarella. L’allarme diossina a Bellolampo ha aggiunto un ulteriore strato di preoccupazione, senza contare i black-out che hanno danneggiato frigoriferi e congelatori.
La stima preliminare, redatta ad agosto, è etichettata come “solo parziale” e si prevede che aumenterà. Al momento, si parla di un milione e mezzo di euro per i beni pubblici, 11 e mezzo per quelli privati, quasi 5 per le attività economiche e produttive, oltre a diverse migliaia di euro necessarie per l’assistenza agli sfollati.