Fu proprio a Brescia, lo scorso anno, che il Palermo abbandonò in maniera definitiva la speranza di una promozione diretta. Ed è su questa sponda del lago d’Iseo che i rosanero ricominciano il proprio campionato. Un anticipo della prima giornata che è già un esame. Dionisi ha plasmato la squadra dello scorso anno, con qualche innesto di qualità, a sua immagine. Lo si è compreso durante tutto il precampionato e nella prima vittoriosa uscita ufficiale a Parma.
La formazione finora ammirata è corta e aggressiva, una squadra che cerca di avere il controllo del gioco, mai arrendevole e sempre in pressing, cercando di verticalizzare ogni volta che è in possesso palla. Il tecnico toscano è riuscito a rigenerare giocatori come Insigne, che il pubblico rosanero avrebbe voluto vedere partire al termine della scorsa stagione.
Adesso è il momento della verità. Si gioca per i punti in classifica e, seppur ancora incompleta in un paio di ruoli, la squadra rosanero dovrà cercare di raccoglierne il più possibile nelle prime tre giornate, tutte in trasferta, di questo campionato. L’avversario di questa sera, però, non sarà dei più facili: non solo perché il gioco delle rondinelle, guidate da Maran, si sviluppa molto sulle fasce, dove al Palermo manca qualcosa soprattutto sulla sinistra, ma anche perché la tradizione a Mompiano non è per nulla favorevole ai rosanero.
L’ultima vittoria del Palermo, infatti, risale a vent’anni fa, quando i ragazzi di Guidolin espugnarono il Rigamonti con i gol di Zauli e Brienza. Quella stagione culminò con la prima storica qualificazione alla Coppa Uefa. Una vittoria oggi potrebbe essere il segno di un destino analogo, di una stagione che potrebbe finalmente culminare con un sogno chiamato Serie A. Ci proveranno i nostri giocatori, accompagnati come sempre in trasferta da centinaia di tifosi pronti a sventolare sciarpe e bandiere al fischio finale.