Il Palermo e il 4-3-3 genealogico di Corini

Ci sono tanti modi per interpretare un modulo, ma il 4-3-3 in Italia ha un padre ben preciso

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corini palermo

Da “ogni modulo è fatto da mille interpretazioni” fino ad arrivare al più classico dei classici “il pallone è rotondo” ci sono un milione di frasi fatte che ogni allenatore può snocciolare per mettere costantemente la polvere sotto il tappeto. È oggettivo, però, che quando si parla di 4-3-3  non si può non citare il suo padre putativo, ossia il palermitano d’adozione Zdenek Zeman

È, però, sotto gli occhi di tutti che per rendimento e atteggiamento, il modulo applicato dal Palermo sia sideralmente distante dall’originale applicato dal boemo. Punti di contatto fra la filosofia zemaniana e quella coriniana? Sì, ma solo a livello genealogico e guarda caso in due fra i giocatori che più di altri stanno rendendo sotto le aspettative. 

Già, perché il padre di Federico Di Francesco ed il fratello di Roberto Insigne sono stati due splendidi prodotti del 4-3-3 zemaniano. Eusebio Di Francesco (oggi allenatore del Frosinone), ha vissuto due stagioni esaltanti sotto la guida del nipote di Vycpalek arrivando a segnare – da centrocampista – prima quattro e poi otto reti in due. Se Lorenzo Insigne – fratello del rosanero Roberto – ha giocato più di quattrocento (quattrocento!) partite nel Napoli in serie A ed è diventato campione d’Europa con la maglia della nazionale italiana, non pensiamo di sproloquiare se scriviamo che tanto merito risiede nel fatal incontro con Sdengo: 19 gol in serie C con il Foggia a ventanni, 18 in serie B (con tanto di promozione in A) l’anno successivo a Pescara. 

Di Francesco ed Insigne, due piccoli-grandi esempi di calciatori valorizzati dal loro mister. Quali calciatori del 4-3-3 coriniano abbiano ottenuto un significativo ed esponenziale aumento di rendimento nelle oltre cinquanta gara con il tecnico di Bagnolo Mella in panchina, invece, ad oggi non è dato sapersi. Anzi, in verità sì: nessuno!