Michele Valenti era arrivato alla fine del suo viaggio, sedato in un hospice. La causa, una lunga malattia che ha mollato la presa, dopo mesi di sofferenze, solo in questo torrido mese di luglio. Se n’è andato il 23, nel tardo pomeriggio, a soli 55 anni, portato via da un tumore al pancreas che aveva affrontato con la dignità silenziosa di chi sa che la vita è fatta anche di addii.
Eppure per tutti quelli che lo conoscevano era impensabile immaginarlo sconfitto. Michele, con il suo metro e novanta di altezza, lo spirito da atleta e quella risata che sapeva contagiare, sembrava invincibile. Lo chiamavano “u liuni”, un soprannome che diceva molto della sua forza fisica e del suo temperamento passionale.
Figura conosciutissima a Palermo, Michele era un uomo dai mille volti. Gestiva la gioielleria di famiglia in corso Tukory ma era anche un organizzatore di eventi e un PR molto noto, sempre con un sorriso e una battuta pronta. Amava profondamente il mare, il nuoto, e ancora di più amava la vita.
Chi lo conosceva racconta che Michele avesse un dono, ovvero quello di far star bene gli altri. Partecipava con entusiasmo ai progetti altrui, tifava per i sogni degli amici, li incoraggiava come se fossero suoi.
Aveva il sogno, neanche troppo nascosto, di andare in pensione e girare il mondo. Non è riuscito a realizzarlo, nonostante la sua forza, ucciso da un male che non dà scampo quasi a nessuno, nemmeno ai leoni.
I funerali di Michele Valenti si terranno venerdì 25 luglio alle 11 nella chiesa dei Rotoli. La sorella Giovanna ha scritto un post sui social a nome della famiglia Valenti:
“Vi ringraziamo per l’affetto e la vicinanza dimostrati in questo momento così difficile. Chi lo desidera può sostenere la ricerca con una donazione alla Fondazione Italiana per la ricerca sulle malattie del pancreas.
Tantissimi i messaggi di cordoglio sui social, questo quello dell’amica Tiziana:
“Un ragazzo particolare, bello come il sole, non eri per tutti, schivo con la maggior parte delle persone, molti non ti hanno mai conosciuto veramente, pensavano che fossi snob invece eri semplicemente introverso all’apparenza. Ho solo bei ricordi di te invece, la nostra amicizia risale a tanti anni fa, ci raccontavamo, ci siamo divertiti tantissimo. Eri un’icona quando entravi nei locali, che bei tempi, quando tutto era più vero e c’eravamo gli uni per gli altri. Ma mai e poi mai avrei pensato di vederti oggi per l’ultima volta. Ancora stento a credere che non ti vedrò più, la vita molto spesso è ingiusta e con te lo è stata particolarmente. Mancherai, mancherai tanto. Ho pensato tanto se scrivere qualcosa o no perché tu non avresti voluto tutto questo clamore ma io te lo devo e anche se ti arrabbierai so che capirai. Ciao Michele Valenti”