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venerdì, 6 Settembre 2024

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Al Giardino dei Giusti c’è “Rosalia unione dei popoli”

Eventi e CulturaAl Giardino dei Giusti c'è "Rosalia unione dei popoli"

Il registra, Alessandro Ienzi: "La nostra, una Rosalia non convenzionale"

Si intitola “Rosalia unione dei popoli” ed è lo spettacolo che la compagnia teatrale Raizes porterà in replica questa sera alle ore 21.00 al Giardino dei Giusti in Via Alloro n.90. Ne abbiamo parlato insieme a chi lo spettacolo lo ha scritto e diretto: Alessandro Ienzi.

“È uno spettacolo costruito con storie e performer che provengono da diversi paesi”, ci ha raccontato Ienzi. “Ci sarà ad esempio, Yong Di Wang un musicista non vedente nato in Italia e di origine cinese. Ma anche Amadou Diouf, un ragazzo senegalese sordo arrivato come minore non accompagnato e ancora Sawon Baperi ed un altro minore non accompagnato proveniente dal Bangladesh che ha perso un braccio. A loro si uniscono i performer della compagnia: Italia Carroccio, Francesco Campolo, Paola Capuano, Stella Roumens e Sonia Mazzola,e le musiche di Giovanni Apprendi.

“Durante la rappresentazione” – ha proseguito l’artista palermitano – “abbiamo trasformato in teatro diversi episodi di cronaca. Si parla di femminicidi, bullismo sulla comunità LGBT, strage di migranti, sfruttamento del lavoro, della piaga dilagante del crack e dell’eroina. La nostra è una Rosalia non convenzionale. Abbiamo voluto sottolinearne la parte ribelle, quella nella quale decide di non ossequiare i dettami della famiglia per seguire la propria volontà.”

“L’idea parte dall’iniziativa della nostra compagnia. Un’iniziativa fatta da ricerca su storie vere e sulla tutela dei diritti umani. I nostri performer provengono da realtà non privilegiate del mondo. Un progetto che ci vede attivi in quasi tutti i paesi d’Europa ma anche oltre il nostro continente. Questo ci permette di avere un’ampia conoscenza di quelle che sono le diverse espressioni artistiche. “È in quest’ottica” – ha continuato Alessandro Ienzi – “che si colloca la nostra Rosalia. Non una mera figura di folklore per far divertire le persone una sera, ma un’occasione perché tutta una serie di piccole comunità possa avere il giusto riconoscimento.”

L’iniziativa è finanziata dal Comune di Palermo ed è inserita tra gli eventi a corollario del quattrocentesimo Festino ed ha il supporto di Global Campus of Human Rights, L’alloro Fest, Rotary Club Palermo, AGIUS, Antigone Sicilia, ParteciPalermo, Centro Diaconale La Noce, Ma’Ma di Manola Albanese, Disability Pride Palermo, Raizes, Istituto dei Ciechi, Parco del Sole e Ordine degli Avvocati di Palermo.

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