sabato, 11 Ottobre 2025
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Il 73enne sarebbe morto una decina di ore prima del ritrovamento

Giallo a Villa Sofia, trovato morto al nono piano: la famiglia Cuvello: “È assurdo, vogliamo chiarezza”

Ha sicuramente dei lati oscuri che andranno chiariti il ritrovamento di Giovanni Cuvello, fruttivendolo di 73 anni residente nella zona di via Montepellegrino a Palermo, che era scomparso lo scorso 30 settembre dal pronto soccorso di Villa Sofia e che è stato ritrovato stamani, dopo 10 giorni di ricerche, al nono piano dell’ospedale. A raccontare i retroscena al Quotidiano di Palermo è la sorella della vittima, che vuole vederci chiaro in questa storia che ha dell’incredibile.

Il 73enne era stato condotto presso il nosocomio palermitano, in ambulanza, in seguito ad un malore. Ma quando era arrivato il suo turno di lui si erano perse le tracce. I familiari, giunti a Villa Sofia, avevano allertato le forze dell’ordine. Si pensava che Cuvello fosse uscito dall’ospedale in un orario in cui in zona c’era molto caos visto che allo stadio Renzo Barbera si giocava la partita Palermo – Venezia.

Il ritrovamento di Giovanni Cuvello

Per giorni le ricerche si erano concentrate in città, soprattutto all’interno del parco della Favorita, ma del 73enne non c’era traccia. Stamani la scoperta. A ritrovare il corpo senza vita dell’anziano un vigilante che ha effettuato un controllo al nono piano della palazzina, lo stesso edificio in cui c’è anche il pronto soccorso. Si tratta di un piano in cui ci sono le cabine degli ascensori e altri macchinari. L’uomo era a terra privo di vita.

Il racconto dei familiari

“Intorno alle 15 – ci racconta la sorella – abbiamo ricevuto la chiamata di un ispettore che ci ha dato la brutta notizia. Quando siamo giunti in ospedale, mio fratello era già nella camera mortuaria. Lo abbiamo trovato nudo e con le braccia alzate. La polizia – continua la donna – ci ha spiegato che al nono piano non sono state trovate tracce di feci o urina. Il pavimento era pulito. Inoltre, altra cosa incredibile, pare che un medico abbia stabilito che al momento del ritrovamento Giovanni fosse morto da una decina di ore. Ciò è inspiegabile. Per nove giorni è rimasto nascosto lì? E perché? Da cosa e da chi si nascondeva? Gli inquirenti pensano che mio fratello scendesse nei piani inferiori durante il giorno per mangiare e per andare in bagno. E’ quantomeno assurdo – conclude la sorella – che nessuno si sia accorto di lui. Tante cose non tornano, vogliamo chiarezza. Chiederemo l’autopsia e indagini accurate, perché non può finire in questo modo. Pretendiamo di sapere cosa sia successo a mio fratello, perché la versione che ci è stata data è assolutamente inverosimile”.

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