Un voto simbolico, ma dal forte significato politico: il Consiglio della V Circoscrizione di Palermo ha approvato all’unanimità una proposta di deliberazione che accoglie l’appello lanciato da numerose organizzazioni della società civile per il Medio Oriente. Tra i firmatari della proposta figurano i consiglieri Altadonna Salvatore, Di Prima Concetta e Grasso Davide.
Il documento, ispirato da una rete di associazioni tra cui Amnesty International, ARCI, Libera, Oxfam, ACLI, CISS e altre, chiede al Consiglio Comunale di Palermo di farsi portavoce di un impegno concreto a sostegno del popolo palestinese e contro ogni forma di complicità nelle violazioni dei diritti umani in atto nei territori occupati.
Nel dettaglio, la proposta sollecita:
- l’astensione da accordi internazionali con Israele che supportino l’occupazione illegale del territorio palestinese;
- la revisione delle relazioni commerciali e culturali con soggetti israeliani coinvolti in violazioni dei diritti umani;
- l’accoglienza e il sostegno ai profughi palestinesi;
- la promozione di iniziative di solidarietà e la collaborazione con enti locali e organizzazioni della società civile palestinese.
A colpire è la compattezza con cui è stato votato il documento: anche i consiglieri appartenenti alle forze di maggioranza, spesso allineate con le posizioni più caute dei partiti nazionali, hanno dato parere favorevole, rompendo di fatto con la linea ufficiale delle proprie formazioni politiche a livello centrale.
«Ci fa piacere costatare – dice Salvo Altadonna, capogruppo PD in V Circoscrizione – che anche i consiglieri di FdI, Lega e FI abbiano votato favorevolmente il nostro atto. Questo è il segno inequivocabile che le immagini di Gaza inorridiscono tutti e che non possiamo continuare a chiamare guerra lo sterminio unilaterale di un popolo. Uccidere bambini – conclude Altadonna – che disperati cercano di raggiungere gli aiuti umanitari è un abominio».
Un segnale importante che arriva da un’istituzione di prossimità, spesso distante dalle grandi scelte di politica internazionale, ma che in questo caso ha voluto assumersi una responsabilità morale e simbolica rispetto a quanto sta avvenendo nella Striscia di Gaza.
«Pur non avendo competenze dirette», si legge nel documento, «la V Circoscrizione non può macchiarsi del reato morale di indifferenza». Un messaggio chiaro che, dal cuore di Palermo, si allinea alla richiesta di giustizia e solidarietà che risuona in tutta Europa.