Si è sfiorata una tragedia ieri sera al ristorante La Braceria in Villa a Palermo. A Villa Lampedusa, dove si trova il locale, intorno alle 20, un fulmine ha colpito una torre d’acqua del ‘600 creando una vistosa spaccatura. Pezzi di calcinaccio sono caduto addosso ad alcuni clienti, tre donne sono rimaste ferite. Inoltre, il fulmine è esploso a poca distanza dal forno, lì dove c’era il pizzaiolo de La Braciera che stava lavorando. L’ uomo è rimasto tramortito dal boato, ma per fortuna si è ripreso dopo poco tempo. Le clienti colpite dai calcinacci sono state trasportate al pronto soccorso.
A raccontare quei momenti è il proprietario della pizzeria-ristorante Antonio Cottone che ci tiene a tranquillizzare l’opinione pubblica, tramite una nota stampa, sulle condizione di salute dei feriti.
“Abbiamo vissuto una serata di grande paura – dice il titolare de La Braciera – ma adesso fortunatamente possiamo tirare un sospiro di sollievo. Sappiamo che le quattro persone coinvolte hanno riportato lievi conseguenze fisiche e stanno complessivamente bene, al di là del comprensibile choc. Voglio anche ringraziare alcuni sanitari dell’Asp di Palermo che erano presenti nel nostro locale e che hanno prontamente prestato i soccorsi”.
Dopo lo spaventoso episodio, la zona, adiacente al locale è stata momentaneamente transennata ed è stata decisa la temporanea chiusura al pubblico del locale per i giorni necessari alla messa in sicurezza della torre: una ditta specializzata sta già intervenendo.
“Sono stati momenti di grande tensione – racconta Antonio Cottone -. Abbiamo sentito un boato, come se fosse avvenuta un’esplosione e improvvisamente il locale è andato in black out. Ci siamo subito resi conto che era accaduto qualcosa di serio all’esterno e siamo riusciti a intervenire prontamente, i soccorsi sono stati immediati grazie anche alla prontezza di alcuni nostri clienti e all’arrivo tempestivo delle ambulanze. La situazione è adesso sotto controllo, sono stati fatti i necessari rilievi e nelle prossime ore saranno rimossi i detriti provocati dal cedimento di una parte della Torre del diciassettesimo secolo”.