venerdì, 5 Dicembre 2025
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Il sindacato interviene sul “flop” del primo appello degli esami del semestre filtro di Medicina anche a Palermo.

Flc Cgil Palermo su fallimento semestre filtro di medicina. Cirino. “Risultato dei tagli”

Le tensioni emerse negli ultimi mesi attorno al cosiddetto “semestre filtro” hanno riportato al centro del dibattito pubblico il tema della qualità della didattica universitaria e delle condizioni in cui studenti e docenti sono chiamati a operare. Mentre il confronto tra ateneo, scuole e parti sociali si fa sempre più serrato, dalle aule e dagli ambienti educativi arrivano valutazioni che confermano timori già espressi in fase di avvio: la struttura stessa del semestre, così come concepita, mostra criticità profonde che incidono sulla capacità del sistema formativo di garantire risultati adeguati e pari opportunità a tutti gli studenti. In questo quadro si inseriscono le considerazioni della Flc Cgil Palermo, che attraverso le parole del segretario generale Fabio Cirino rilancia la necessità di un’analisi complessiva e di un intervento strutturale sulle politiche della conoscenza.

Il fallimento del semestre filtro era già stato ampiamente previsto e annunciato da più parti e trova conferma nelle parole degli stessi insegnanti, che evidenziano gli enormi limiti di una compressione di programmi complessi che necessitano di tempi, spazi e organizzazione idonea – afferma il segretario generale Flc Cgil Palermo Fabio Cirino -. Inoltre la modalità di lezione online sicuramente, come sostengono anche i docenti, incide notevolmente sulla qualità della didattica e sulle capacità di apprendere. Poi si può discutere di tutto, a partire dalle competenze in uscita dagli istituti di secondo grado. Ma allora bisogna discutere proprio di tutto, anche di risorse, edifici e locali idonei, personale e tempi di didattica adeguati per tutti gli studenti”.

“Ecco perché – aggiunge Cirino – giudichiamo positivamente la proposta rivolta dai dirigenti scolastici al rettore di un tavolo adeguato per analizzare la questione nel suo complesso, anche se già la vicenda si è spostata sul terreno giudiziario. Questa è già una sconfitta per tutti purtroppo: quando le politiche indirizzate verso il settore della conoscenza, scuola, università, ricerca, Afam e formazione professionale sono dominate da tagli e dal segno meno, i risultati si ripercuotono a tutti i livelli, anche nei rendimenti e nella preparazione degli studenti. È compito di tutti rimuovere gli ostacoli che causano tutto ciò e invertire il segno da negativo a positivo”.

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