Ferito allo Sperone esce dal coma: sarà interrogato a breve

Alessio Salvo Caruso sarebbe vicino alla famiglia mafiosa di corso dei Mille, così come è emerso dal blitz del 3 marzo scorso

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Omicidio allo Sperone di Palermo
La scientifica ispeziona il garage in cui avvenivano le scommesse clandestine

È uscito dal coma e sembra essere fuori pericolo Alessio Salvo Caruso, ferito da colpi di pistola all’addome allo Sperone il 26 febbraio scorso, durante la sparatoria che ha ucciso Giancarlo Romano. Puntuali sono arrivate all’ospedale Buccheri La Ferla, dove si trova piantonato, due ordinanze di custodia cautelare in carcere.

Le condizioni dell’uomo sono dunque migliorate e nei prossimi giorni verrà interrogato dai magistrati. Secondo quanto è emerso dalle intercettazioni e dal blitz del 3 marzo, lui e Romano sarebbero affiliati alla famiglia mafiosa di corso dei Mille e si occupavano dell’estorsione alle attività commerciali e della gestione delle scommesse clandestine.

L’omicidio di Giancarlo Romano e il ferimento di Alessio Salvo Caruso, sarebbe nato proprio perché i due stavano cercando di recuperare un debito di 2500 euro dalla famiglia Mira, che allo Sperone si occupava di scommesse in nero.