Nell’ambito di un’ampia operazione, i finanzieri del comando provinciale di Palermo hanno eseguito un’ordinanza agli arresti domiciliari emessa dal gip di Palermo. Tra gli indagati spiccano Salvatore Città, amministratore della società Milotta Group, Lavorfer srl e Lecofer srl, Gianfranco Milotta, amministratore di diritto e di fatto delle stesse imprese, e Giacinto Sciortino, sottoposto all’obbligo di dimora.
Le accuse, rivolte a 24 indagati tra persone fisiche e giuridiche, includono associazione per delinquere, dichiarazione fraudolenta con l’uso di fatture false, emissione di fatture false, occultamento e distruzione di documenti contabili, autoriciclaggio, omessa dichiarazione, indebita compensazione e omesso versamento.
Il gip ha disposto il sequestro preventivo di somme e beni per oltre 14 milioni di euro, corrispondenti al presunto profitto dei reati tributari contestati e all’autoriciclaggio. Le indagini, condotte dal nucleo di polizia economico finanziario di Palermo, hanno rivelato l’esistenza di un’organizzazione criminale che, dal 2016 al 2020, avrebbe favorito tre società nel settore edile attraverso consulenze fiscali.
Il sistema criminale avrebbe generato false fatturazioni per oltre 37 milioni di euro, coinvolgendo 22 società cartiere in diverse regioni italiane. Le aziende, una volta ottenuti vantaggi fiscali illeciti, venivano svuotate del compendio societario, trasferito ad altre imprese neo costituite e successivamente messe in liquidazione, con una fittizia trasferenza all’estero in Russia e Bielorussia per rendere difficoltosi gli accertamenti fiscali.
Il meccanismo messo in atto non solo avrebbe abbattuto le imposte dovute di oltre 9 milioni di euro ma avrebbe anche creato un ingente credito Iva di circa 2,3 milioni di euro. Tale credito è poi oggetto di autoriciclaggio attraverso il trasferimento in un’altra società riconducibile agli indagati, in parte già compensato indebitamente con imposte realmente dovute e mai versate all’erario.