Nel quartiere Arenella di Palermo c’era un’enorme fabbrica che produceva acido citrico, la più grande in Europa. Ció che rimane dell’ex Chimica Arenella, fondata nel 1905 dalla famiglia Goldberg, è un fabbricato che da anni è abbandonato al degrado. Tanti i progetti e le idee portate avanti dalla politica siciliana per la riqualificazione: tante parole che non hanno portato a nulla di concreto.
Nel 2003, il Comune di Palermo ha avviato un progetto di recupero dell’area, che prevedeva la realizzazione di un parco pubblico, un centro commerciale e un centro culturale. Il progetto, però, è stato abbandonato a causa delle difficoltà economiche del Comune.
Nel 2013, la Regione Siciliana ha stanziato 8 milioni di euro per la riqualificazione, che prevedeva la realizzazione della fiera delle idee. Il progetto, però, fu eliminato dal piano triennale perché non c’erano i tempi per realizzarlo e perché l’idea non convinceva.
Nel 2020, il Comune di Palermo ha annunciato un nuovo progetto di recupero, che prevedeva la realizzazione di un parco urbano e di un centro di innovazione. Un progetto di cui non si è più saputo nulla.
L’abbandono dell’ex Chimica Arenella è un’occasione mancata per la città di Palermo. L’area, infatti, potrebbe essere un importante centro di sviluppo economico e culturale. Tra le tante idee che sono però finora rimaste tali, la realizzazione di un mercato ittico cittadino in sostituzione di quello attuale, la creazione di un’area per la realizzazione di produzioni cinematografiche, tipo Cinecittà, o di uno spazio espositivo e culturale come i cantieri della Zisa
Al momento, però, l’ex Chimica Arenella resta solo un luogo di degrado e abbandono, oppure un punto di programma in periodo elettorale.