Nella gelateria non c’erano bombole del gas e nemmeno l’aggancio del metano. Cosa può dunque aver causato un’esplosione di tale portata è dunque al momento un mistero. L’ipotesi più probabile, al momento, è un attentato.
Una deflagrazione violentissima che ha gettato nel panico l’intera borgata marinara, che ha interrotto un’attività commerciale che dava lavoro a tre famiglie e che ha costretto due persone a rimanere senza casa. Un’esplosione, nel cuore della notte, che ha sventrato una palazzina di tre piani in piazza Tonnara, distruggendo completamente la gelateria Dolce Brivido, tra macerie, fumo, detriti sparsi per decine di metri, e due abitazioni ridotte inaccessibili.
Dietro l’apparenza di un incidente si fa dunque largo la pista inquietante dell’attentato, così come appare evidente dalle prime valutazioni dei Vigili del Fuoco. Le indagini, ora affidate alla squadra mobile della Polizia, si concentrano proprio su questo punto.

Sullo sfondo, l’ombra del racket delle estorsioni o una vendetta per questioni private. Solo per un miracolo l’esplosione non ha causato vittime. Illesi gli abitanti della palazzina adiacente alla gelateria, ma senza casa visto che l’edificio è stato dichiarato inagibile.