mercoledì, 28 Maggio 2025

La Smart sulla quale viaggiava si è scontrata con quella di un carabiniere. Grave il fidanzato

È Gaia Sanfilippo, 19 anni, la vittima dell’incidente sulla Gela-Licata

Si chiamava Gaia Sanfilippo, 19 anni, la giovane morta la notte scorsa sulla strada statale 115, tra Gela e Licata, in seguito ad uno scontro frontale che ha ridotto l’auto su cui viaggiava a un ammasso di lamiere contorte.

Erano da poco passate le tre del mattino quando la Smart guidata dal suo fidanzato, Emanuele C., vent’anni, si è scontrata frontalmente con un’altra vettura condotta da un carabiniere, che non sarebbe in pericolo di vita. Per Gaia, invece, non c’è stato nulla da fare: è morta poco dopo l’arrivo all’ospedale Vittorio Emanuele di Gela, dove i medici hanno tentato disperatamente di salvarla.

Emanuele, estratto dai vigili del fuoco insieme alla ragazza, è stato trasferito in condizioni disperate all’ospedale di Agrigento, dove ha subito un delicatissimo intervento chirurgico. In mattinata, vista la gravità del quadro clinico, è stato disposto il trasferimento in elisoccorso al Trauma Center di Villa Sofia a Palermo.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri e la polizia del commissariato di Palma di Montechiaro, che hanno eseguito i rilievi per chiarire la dinamica dell’incidente.

La notizia si è diffusa in poche ore a Gela, dove Gaia viveva, e a Licata, dove frequentava l’Istituto superiore “Enrico Fermi”. Sui social, amici e compagni di scuola le hanno dedicato messaggi pieni di dolore:
“Ti porterò sempre nel mio cuore, dolce Gaia”, scrive un’amica.
“Principessa, non doveva andare così. Siamo tutti a pezzi”, scrive un altro post.

Il punto dell’incidente sulla Gela-Licata, purtroppo, non è nuovo a gravi incidenti. Un tratto di strada che spesso è stato teatro di tragedie che torna al centro della cronaca.

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