Vi abbiamo raccontato stamani di una donna disabile che da quando il settore traffico del Comune di Palermo ha cambiato il senso di marcia in zona Falsomiele, congestionando di fatto la via in cui vive, ha grandi difficoltà ad uscire dalla sua abitazione. A raccontarci la storia è stato Giovanni, marito della donna, che ha anche tirato in causa la Quarta Circoscrizione.
Di seguito la risposta pervenuta alla nostra redazione dal presidente Gioacchino Vitale.
Con riferimento all’articolo pubblicato sul quotidiano di Palermo inerente alle difficoltà vissute dal signor Giovanni a causa del senso unico di marcia istituito tra via Chiavelli e via Santa Maria di Gesù, determinando un aumento del flusso veicolare in via Falsomiele, creando disagi ai residenti di quel tratto, in qualità di Presidente della Circoscrizione volevo esprimere la mia più profonda comprensione per il disagio vissuto dal cittadino.
Comprendiamo perfettamente le difficoltà che il signor Giovanni e la sua famiglia stanno affrontando a causa di questa decisione, che, come da lui correttamente sottolineato, non è stata presa alla leggera. L’istituzione del senso unico di marcia è avvenuta dopo un’attenta valutazione delle problematiche della zona e dopo aver preso in considerazione le esigenze di tutti i residenti.
Tuttavia, siamo consapevoli che tale decisione ha creato dei disagi per alcuni cittadini, come il signor Giovanni. Per questo motivo, ci siamo immediatamente attivati per trovare soluzioni che possano mitigare tali disagi.
In primo luogo, abbiamo cercato di dialogare con il signor Giovanni per comprendere appieno le sue esigenze e per trovare soluzioni personalizzate.
Inoltre, abbiamo richiesto al signor Giovanni di raccogliere firme tra i residenti per rafforzare la loro richiesta all’Amministrazione Comunale di intervenire in via Falsomiele, dove si verificano i maggiori disagi.
Riteniamo che la raccolta firme sia uno strumento utile per sensibilizzare ulteriormente l’Amministrazione Comunale sulla necessità di trovare soluzioni concrete e per coinvolgere attivamente i residenti nel processo decisionale.
Ci teniamo a precisare che la raccolta firme non è richiesta per “documentare” il problema, che è già ampiamente noto a questa Circoscrizione. La raccolta firme serve, piuttosto, a dare voce ai cittadini e a far sentire loro il proprio peso nella ricerca di soluzioni.
Siamo certi che, con la collaborazione di tutti, riusciremo a trovare soluzioni che soddisfino le esigenze di tutti i residenti e che rendano la zona più vivibile.