La decisione dell’amministrazione Lagalla di riposizionare i cassonetti per la raccolta dei rifiuti solidi urbani nel quartiere Borgo Nuovo, dopo più di tre anni dall’introduzione della differenziata, accende un nuovo fronte di scontro politico. A guidare la protesta sono i consiglieri del Partito Democratico della V Circoscrizione, Salvo Altadonna, Davide Grasso e Concetta Di Prima, che definiscono la scelta “autoreferenziale e lesiva dei cittadini”.
Nel mirino, soprattutto, l’assessore Alongi, accusato di essersi arrogato “il diritto di valutare l’impatto di scelte così importanti in territori che non conosce”. Altadonna richiama il sindaco Lagalla e la sua giunta al rispetto del Consiglio di Circoscrizione, “un organismo legittimato dai cittadini che – sottolinea – non può essere scavalcato”.




La vicenda è stata letta dai consiglieri come la certificazione del fallimento della raccolta differenziata nel quartiere. “Non può essere raccontata come un successo dal Presidente Aiello – denunciano –. Se il sistema non ha funzionato, è necessario dirlo con chiarezza ai cittadini”.
A rafforzare la posizione della V Circoscrizione è intervenuto anche il consigliere comunale Fabio Teresi, che parla di un vero e proprio fallimento politico e culturale. “Se si rimettono i cassonetti a Borgo Nuovo, si rimettano in tutta la città, perché i nostri cittadini non sono secondi a nessuno – ha detto –. Ma allo stesso tempo ci aspettiamo che vengano individuati i responsabili, che non possono essere sempre e soltanto i cittadini incivili”.
I consiglieri chiedono quindi che l’assessore Alongi si presenti in Circoscrizione per spiegare pubblicamente le ragioni di questa scelta, sottolineando che i cittadini hanno diritto a un confronto trasparente nelle sedi istituzionali. “Il riposizionamento dei cassonetti – concludono – è soltanto l’ultima nefandezza che questa amministrazione riserva ai palermitani. Dalle elezioni del 2022 abbiamo visto assessori chiudersi negli uffici della V Circoscrizione, ma mai partecipare al vero luogo di confronto che è il Consiglio”.