Sono passati ventuno anni dalla scomparsa di Denise Pipitone, la bambina di Mazara del Vallo rapita l’1 settembre 2004 e mai più tornata a casa. Da allora il padre, Tony Pipitone, l’uomo che l’ha cresciuta per quattro anni, ignaro di non essere il padre biologico, non ha mai smesso di cercarla, tenendo viva la speranza che un giorno possa riabbracciarla. In occasione dell’anniversario, ha affidato al cuore e alle parole un messaggio struggente rivolto alla figlia.
«Ciao amore mio, amore di papà, sono passati 21 anni da quando ti hanno strappato dalle mie braccia, ma non dal mio cuore e dalla mia testa che incessantemente pensa a te giorno e notte. Quello che spero è che tu legga queste mie parole e che tu possa ricordarti del tuo papà Tony e di tutte le volte che abbiamo passeggiato in macchina, a mangiare il gelato che a te piaceva tanto, a cantare con il karaoke le canzoncine, a suonare la piccola tastiera di papà, alle nostre giornate al mare e di tutte le volte che dormivamo insieme stretti, stretti, perché tu avevi paura del buio, amore mio.
Voglio che tu sappia una cosa e cioè che il tuo papà ti ha sempre cercato e ti cercherà sempre e che grazie alle persone che stanno aiutando papà, ti riporteremo a casa e nessuno potrà più dividerci perché io sono sicuro che tu sia da qualche parte ma non sai di essere Denise. E io farò tutto il possibile, anche l’impossibile, per trovarti, ovunque tu sia, perché niente e nessuno mi fermerà mai, perché tu sei mia figlia. Se quel maledetto giorno non ti avessero portata via brutalmente da me, dal tuo papà Tony, a quest’ora saremmo ancora insieme, più uniti che mai. Ti cercherò sempre Denise. Il tuo papà Tony.»
