giovedì, 24 Luglio 2025
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La denuncia di una fan palermitana: “Abbiamo percorso 300 chilometri per trovarci davanti a pannelli opachi. È vergognoso”

Delusione e rabbia al concerto di Mengoni a Messina: “Zero visibilità per 240 euro”

Un viaggio lungo quasi 300 chilometri, una trasferta costosa e la speranza di vivere una serata emozionante insieme alla propria famiglia. Invece, la serata del 23 luglio allo stadio “Franco Scoglio” di Messina per il concerto di Marco Mengoni si è trasformata in una profonda delusione per tanti fan del cantante, tra cui Giovanna Mistretta, un’imprenditrice arrivata da Palermo con grandi aspettative.

Sono basita e indignata per la fregatura che abbiamo subito – racconta a QdP –. Abbiamo comprato quattro biglietti nel settore 4, fila L, posti 4-5-6-7, spendendo 59,80 euro ciascuno. Solo di biglietti abbiamo pagato quasi 240 euro, senza contare 250 euro di hotel, 70 euro di benzina da Palermo, e altri 80 euro di taxi perché allo stadio non si può arrivare in macchina. In tutto oltre 600 euro – spiega Giovanna Mistretta – per trovarci davanti a pannelli opachi che ci impediscono qualsiasi visibilità. Non vedevamo né il palco né i maxi schermi. Un’esperienza surreale e assurda”.

concerto mengoni
Il vetro opacizzato

Quando andiamo a un concerto – continua l‘imprenditrice palermitana – lo facciamo per lasciare i problemi fuori e concederci qualche ora di serenità. Invece, ancora una volta, ci troviamo davanti a una fregatura architettata per fare soldi a discapito delle persone. È vergognoso vendere posti con visibilità completamente inesistente. Questi biglietti non andavano nemmeno messi in vendita”.

Delusa ma determinata, Giovanna ha deciso di procedere con una richiesta di rimborso: “Chiederò il rimborso all’organizzazione Live Nation. Se sono seri e consapevoli dell’errore, lo faranno. È una questione di rispetto per chi ama la musica e fa sacrifici per seguirla”.

Il caso ha sollevato diverse reazioni online, dove altri spettatori presenti al concerto hanno confermato problematiche simili, soprattutto nei settori laterali dello stadio. In molti hanno lamentato la mancanza di trasparenza nella descrizione dei posti acquistati.

Io sono una fan accanita di Marco Mengoni – conclude Giovanna Mistretta – e non è certo lui il responsabile. Ma l’organizzazione deve rispondere. Non si possono rubare, perché di questo si tratta – alla gente i soldi in questo modo”.

Aggiornamento 18:40

“Dopo essermi lamentata parecchio – dice Giovanna Mistretta a QdP – mi hanno cambiato posto. Ma altri sono rimasti lì”.

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