DAZN regala la partita, il Palermo pure – LE PAGELLE

Brunori un materassino alla deriva, Nikolaou difensore che non difende

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Brunori Palermo

Il Palermo riprende il cammino in Serie B da dove l’aveva lasciato: una sconfitta. Squadra fisica, aggressiva (per un tempo), ma che vede la porta avversaria con il binocolo. È soltanto la prima di campionato ma mister Dionisi deve sbracciarsi immediatamente per dare una sterzata netta al rendimento dei rosanero, ma soprattutto deve stalkerare De Sanctis con telefonate, sms, videochiamate, segnali di fumo… Tutto purché gli porti qualche bel regalone dalle ultime due settimane di calciomercato.

IL PRIMO TEMPO

Il primo tempo scorre leggero come un aperitivo analcolico. L’unica annotazione è l’infortunio al ginocchio di Gomis che permette ai tifosi rosanero di superare il record di male parole inventate in pochi secondi ed in lingua diverse: c’è chi ne ha contate fino a ventotto, compreso il vietnamita, il cinese mandarino ed uno strano dialetto che parlano soltanto in alcune zone delle isole Comore. Ritmo alto ma nessuna palla gol. Si va al riposo.

IL SECONDO TEMPO

Il Brescia torna in campo come se le avessero offeso la madre ed inizia ad aggredire il Palermo senza sosta. Azioni su azioni, occasione su occasione, fino alla frittata finale. Al 90° Dickmann sbertuccia Di Mariano con una finta di sopracciglia e mette in mezzo un cross. Alla retroguardia rosa sembra una stella cadente fuori tempo e resta a guardare attonita un pallone che, invece, quel senza cuore di Adorni scatafulla alle spalle di Desplanches con un cinismo degno del miglior attaccante. Fischio di Aureliano, buonanotte ai suonatori. DAZN ha regalato la partita, i tifosi rosanero, invece, l’hanno pagata cara.

LE PAGELLE

Gomis 6. Fa il suo fin quando la dea bendata decide di girarsi dall’altra parte e l’attasso si concentra sul suo ginocchio. “Bat-Gomis” deve dare fondo a tutti i suoi superpoteri, adesso.

Dal 36° Desplanches 6. Diversi interventi positivi e buona predisposizione a governare la retroguardia. Incolpevole sul gol.

Diakitè 5,5. Nel primo tempo “Baracus” cerca sempre la discesa e sembra essere in palla. Nel secondo tempo, invece, falli, falli, e solo falli. Neanche in un porno…

Nedelcearu 5,5. La tiritera sul suo giudizio è sempre la stessa: decente quando la mette sul fisico, disastroso quando puntato in velocità. Se ad ogni partita gli dessero da marcare una statua sarebbe da Pallone d’Oro.

Nikolaou 4,5. “Con quei baffetti da sparviero”, avrebbe detto Gianfranco D’Angelo. Quando il pallone balla dalle parti dell’area rosanero soffre come un ottantenne sotto il sole d’agosto alle due di pomeriggio. Ah, un dettaglio: si perde Adorni sul gol bresciano.

Lund 5,5. Fa il soldatino cercando di creare meno danni possibili. Non azzecca un cross col mancino nemmeno a pagarlo con i Gettoni d’oro di Affari Tuoi.

Dal 82° Buttaro s.v.

Blin 5,5. Buono l’apporto fisico. Qualità da ricercare con il lanternino.

Gomez 6. Che non sia il play che imposta lo si sa sul pianeta Terra e su un’altra decina di pianeti del sistema solare. Ciononostante fa il suo con grande abnegazione.

Ranocchia 6. Gioca a trazione anteriore ed è sua l’unica vera conclusione verso la porta del Brescia. Dionisi lo cazzìa per tutta la gara fino a cambiarlo a metà secondo tempo.

Dal 66° Saric 5. Ingresso confusionario. Più i palloni persi (o mancati) che quelli giocati con la sapienza della mezzala che deve produrre.

Di Francesco 5. Fa ammonire Dickmann al 10° e nulla più. Evanescente, evapora nella calda serata bresciana.

Dal 66° Di Mariano 5,5. Sarà una di quelle staffette tipo Mazzola – Rivera, Del Piero – Baggio, Kraja – Langella. Al Rigamonti nulla da segnalare per il “picciotto”.

Insigne 6,5. Il “terzo fratello” è frizzante, pimpante, fornisce tanta corsa in avanti ed è sempre vigile anche in fase difensiva. Speriamo duri.

Brunori 5. Più facile azzeccare il 6 al Superenalotto con una schedina da un euro che ottenere un pallone pulito in questa serata bresciana. Abbandonato al suo destino come un materassino in preda alla corrente.

Dal 82° Henry s.v.

Dionisi 5. Il Palermo del primo tempo pareva avere un canovaccio ben preciso. Quando il Brescia trova la quadra e mette sotto i rosanero non apporta i giusti correttivi per rimettere in sesto la sua squadra. Lavorare, lavorare, lavorare.