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venerdì, 6 Settembre 2024

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Da “Il Volo” a “Il muro” è un attimo: la brutta idea che ha rovinato il Festino

L'opinioneDa "Il Volo" a "Il muro" è un attimo: la brutta idea che ha rovinato il Festino

I tre cantanti si sono esibiti in Cattedrale e via Vittorio Emanuele, in quel tratto davanti al Duomo, si é trasformato in una muraglia umana

Sentir cantare Piero, Ignazio e Gianluca, i bravissimi cantanti de “Il Volo, è un piacere, ma se decidi di farli esibire in quello che è l’epicentro dell’evento più partecipato e più sentito a Palermo, diventa una catastrofe.

È ciò che ha fatto chi ha organizzato il 400esimo Festino di Santa Rosalia che, forse per la troppa foga di voler regalare qualcosa di eccezionale in occasione del quarto centenario ai palermitani, ha rovinato la serata a molti di loro.

“Sono devota, non mi perdo un Festino da 30 anni – sbotta una signora davanti al Convitto Nazionale – ma oggi sto rinunciando. Torno a casa perché ogni varco è inaccessibile, sono tutti qui per i tre cantanti”.

In effetti davanti alla Cattedrale sembra di essere a San Siro. Per carità, l’accoppiata “Nessun dorma” e il passaggio del carro di Santa Rosalia è da brividi, anche se l’attinenza del brano con un evento sacro lascia il tempo che trova. In ogni caso non è per tutti. In tanti sono arrivati, infatti, anche da altri comuni e da altre province, per assistere all’esibizione de “Il Volo”. Solo tre canzoni, abbastanza per saturare in poco tempo ogni spazio attorno alla Cattedrale di Palermo.

Chi da via Vittorio Emanuele o da via Papireto voleva raggiungere piazza del Parlamento o la stessa Cattedrale ha trovato un muro umano o le forze dell’ordine che vietavano l’accesso da alcuni varchi.

“Anche la sicurezza – dice Franco – non è garantita. Se qualcuno dovesse sentirsi male in mezzo a quella calca umana sarebbe un grande problema. L’esibizione de Il Volo avrebbe potuto tranquillamente svolgersi al Foro italico e non nella strada in cui passa il carro. La protagonista del Festino doveva essere la patrona di Palermo e invece in quel budello sono entrati curiosi, fan, amanti della musica e pochi devoti”.

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