Terribile incidente nella Cina nord-occidentale. Intorno alle tre del mattino, ora locale, ha ceduto improvvisamente un cavo d’acciaio causando il cedimento parziale del ponte Jianzha, un’imponente struttura ad arco in acciaio in costruzione sul Fiume Giallo, nella provincia del Qinghai. Il bilancio, confermato dal China Daily e dalle autorità locali, è pesantissimo: sette operai morti e nove ancora dispersi.
Secondo le prime ricostruzioni, al momento dell’incidente sul cantiere si trovavano 15 operai e un responsabile di progetto. La rottura del cavo ha provocato il crollo della sezione centrale del ponte, che è precipitata nel fiume da un’altezza di decine di metri, trascinando con sé diversi lavoratori. Le operazioni di soccorso, alle quali hanno preso parte oltre 380 persone tra vigili del fuoco, polizia e squadre specializzate, sono proseguite senza sosta nel tentativo di recuperare i dispersi, ma le autorità temono che molti siano stati inghiottiti dalle acque scure e impetuose del Fiume Giallo.

Le cause della tragedia non sono ancora chiare. Il Ministero della Gestione delle Emergenze cinese ha annunciato l’apertura di un’indagine per accertare le responsabilità e verificare eventuali falle nei materiali o nelle procedure di sicurezza. Un video diffuso dalla televisione di stato CCTV mostra la drammatica scena del cedimento, con la parte centrale del ponte che collassa improvvisamente.

La notizia ha rapidamente fatto il giro del mondo, rilanciata dalle principali agenzie internazionali, e non ha tardato ad alimentare un acceso dibattito anche in Italia. L’incidente in Cina è stato infatti subito associato, sui social e nel discorso politico, al progetto del Ponte sullo Stretto di Messina. Da un lato, i sostenitori dell’opera ribadiscono che la tecnologia e i controlli di sicurezza italiani garantirebbero condizioni molto diverse da quelle dei cantieri cinesi e sottolineano l’importanza strategica dell’infrastruttura per i collegamenti nazionali ed europei. Dall’altro, i contrari al progetto vedono in quanto accaduto un monito sui rischi connessi alla costruzione di ponti di tale portata, soprattutto in un’area ad alta sismicità come lo Stretto.