Crisi Palermo: si punta alla luna o a vivacchiare in B?

Urgono rinforzi, urgono leader, serve che il progetto sia chiaro. Palermo non è e non deve essere il satellite di nessuno

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Il Palermo sembrava pronto a una stagione di rivincita. Dopo un precampionato incoraggiante e una vittoria convincente in Coppa Italia contro il Parma, i tifosi rosanero avevano iniziato a sognare. Tuttavia, la realtà del campionato di Serie B ha riportato tutti con i piedi per terra. Due sconfitte consecutive fuori casa hanno lasciato il Palermo senza punti e, cosa ancora più preoccupante, senza gol segnati. Le aspettative, alte e cariche di speranza, stanno lentamente scivolando verso il disincanto.

Il dato più allarmante delle prime uscite stagionali è la sterilità offensiva. Nonostante un possesso palla spesso superiore a quello degli avversari, il Palermo non è riuscito a capitalizzare le azioni da gol create. Gli attaccanti non stanno trovando la via della rete, e questo sta già diventando un problema cronico. Brunori è sembrato un po’ più attivo rispetto alla gara persa contro il Brescia, ma sembra un pesce fuor d’acqua nel tipo di gioco che vorrebbe applicare Dionisi. Durante la gara col Pisa si sono visti parecchi cross preda di nessuno.

Una squadra che durante il precampionato aveva mostrato buone trame di gioco, che giocava corta e che, soprattutto, subiva poco in difesa. Le prime due partite hanno fatto vedere in campo, invece, tutt’altro. Squadra slegata, lunga, con continui passaggi in orizzontale a cercare verticalizzazioni che non arrivano a nessuno. Poche idee che portano talvolta ad improbabili lanci lunghi. Anche Di Francesco e Insigne, leggeri e poco concreti, sembrano poco inseriti negli schemi e Ranocchia appare poco ispirato. Sulle fasce il solo Diakité prova ad arrivare sul fondo, ma non dura per due tempi. Dall’altra parte Pierozzi, fuori ruolo, al posto di Lund, non ha risolto la sterilità della fascia sinistra. La difficoltà a concretizzare sotto porta non è l’unico segnale d’allarme: la difesa, che lo scorso anno era stato un tallone d’Achille, continua a mostrare le stesse crepe, subendo reti con disarmante regolarità. A Pisa, per ben due volte, si è preso gol in contropiede, con una difesa altissima che si è ritrovata inesorabilmente scoperta.

Ma ciò che preoccupa davvero, ed è una prosecuzione della stagione scorsa a cui non si è posto rimedio, è la mancanza di leader in campo. La squadra ha mantenuto gran parte dell’intelaiatura della scorsa stagione ed è ancora priva di quella personalità necessaria per imporsi in un campionato difficile come la Serie B. Il nuovo allenatore, arrivato con l’obiettivo di dare una svolta, non sembra essere ancora riuscito a trasmettere alla squadra la mentalità vincente richiesta per competere ai massimi livelli. Il Palermo manca di mordente, di quella grinta e di quella cattiveria agonistica che potrebbero fare la differenza nelle partite cruciali. E se va in svantaggio va in crisi d’identità.

In tutto questo, l’atmosfera attorno alla squadra inizia a farsi tesa. Se da un lato, dopo la sconfitta contro il Pisa, i tifosi presenti allo stadio Arena Garibaldi – Anconetani hanno voluto far sentire il loro supporto cantando “siamo sempre con voi“, dall’altro lato, sui social, il clima è ben diverso. Le critiche stanno aumentando a dismisura e la pazienza sta scemando. L’idillio con la squadra, ma soprattutto con il club, rischia di incrinarsi definitivamente se i risultati non dovessero arrivare a breve. L’obiettivo della promozione in Serie A è chiaro e condiviso da tutti, ma le prime battute del campionato hanno gettato ombre su una stagione che doveva essere quella del riscatto. Dopo due anni di attesa, i tifosi del Palermo non sono disposti ad accettare altri rinvii. La pressione cresce e la squadra e il club sono chiamati ad una rapida inversione di rotta se non vogliono vedere crollare le loro ambizioni. Il tanto decantato City Group è adesso ad un bivio: trovare nel mercato ancora aperto validi rinforzi o rischiare di subire tante critiche e pressioni, col rischio di turbare nuovamente la sensibilità di qualche giocatore. Perché la piazza di Palermo, come in tutte le grandi città, è calorosa e attaccata alla maglia, ma anche molto pretenziosa. Lo sapeva chi ha venduto il club e quindi lo sa anche chi lo ha acquistato. Quindi non ci sono scuse. Gli unici satelliti conosciuti a Palermo sono quelli delle antenne paraboliche che fino a poco tempo fa, grazie a Zamparini, consentivano ai tifosi del Palermo di vedere il grande calcio in maglia rosanero. Qui, se ancora qualcuno non lo avesse capito, si punta alla luna.

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Michele Sardo
E' iscritto all'ordine dei giornalisti di Sicilia dal 2008. Ha iniziato la sua carriera professionale in radio, svolgendo l'attività di giornalista come speaker di radiogiornali e trasmissioni di intrattenimento e sportive. Dal 2010 ha iniziato collaborazioni con diverse televisioni locali, tra cui Tgs, Tele One, Cts, Tele Sud. Nel 2011 ha ideato e condotto il programma sportivo "Sotto la Curva" e nel 2012 è stato opinionista, fino al 2017, del format televisivo Rotocalcio. E' stato conduttore del Notiziario di Sicilia e caporedattore, dal 2017 al 2018, del giornale online Forza Palermo. Numerose anche le collaborazioni freelance: le più importanti con il Giornale di Sicilia, cartaceo e online, Tgs e Ultima Tv. Dal 2019 al 2022 è stato Direttore Responsabile di Rosanero Live e dal 2021 al 2022 anche di Palermo Live.