Un segnale concreto nella battaglia contro l’emergenza idrica in Sicilia arriva dalla consegna di tre dissalatori mobili destinati a siti strategici dell’Isola: Porto Empedocle, Gela e Trapani. A darne notizia è stato il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, che ha parlato di “un risultato di cui andare fieri”, frutto di una collaborazione efficace tra enti pubblici e aziende specializzate.
“Un altro passo concreto contro la crisi idrica in Sicilia!”
In soli 120 giorni, grazie alla sinergia tra Regione Siciliana, il Commissario per la siccità, Siciliacque e la società Acciona Agua, è stato portato a termine un progetto ambizioso che prevede l’utilizzo di impianti capaci di produrre 96 litri di acqua potabile al secondo. Si tratta di tecnologie “sostenibili e all’avanguardia”, che dovrebbero contribuire a mitigare una delle emergenze più gravi che l’Isola sta affrontando.
“I primi moduli sono già arrivati a Porto Empedocle e Gela. Domani tocca a Trapani. Presto partirà anche il revamping dell’impianto fisso di Porto Empedocle.”
L’intervento si inserisce in un piano regionale più ampio, sostenuto da un investimento di 100 milioni di euro, che include oltre 200 opere su tutto il territorio: pozzi, sorgenti, acquedotti, reti e impianti. L’obiettivo, secondo Schifani, è garantire “resilienza, sicurezza e autonomia idrica” alla Sicilia.
“Voglio dirlo con chiarezza: non è questa l’unica soluzione, ma è una delle tante azioni strutturali che abbiamo messo in campo, finalmente con una visione strategica di lungo periodo – conclude il Governatore -. Siamo sulla strada giusta. E non ci fermeremo. Per una Sicilia più forte, più preparata e più giusta. Sempre.”