C’è un Palermo iconico, uno di quelli che ha fatto innamorare del rosanero tanti bambini nati negli anni ‘70. Un Palermo di certo non economicamente facoltoso come quello odierno gestito dal gruppo arabo-inglese, certamente non luccicante di stelle come quelle ammirate nel corso dell’era zampariniana. ma un Palermo, però, che ha di certo fatto emozionare un’intera generazione.
Sabato sarà big match per i rosanero, ospiti dello stadio “Zini” di Cremona in uno scontro diretto dal forte odore di serie A. Già, Cremonese – Palermo. Una partita che fa risalire alla memoria una sfida tra rosanero e grigiorossi della stagione 1982/1983. In quella partita, a sfidarsi nelle metà campo opposte vi erano due attaccanti che, ognuno con il suo percorso, ha inciso il proprio nome nella storia dei rispettivi club. Sponda Palermo c’è Giovanni “Gianni” De Rosa, attaccante ventiseienne sbarcato in Sicilia nel novembre della stagione precedente e che in meno di una stagione era diventato il bomber principe della cadetteria
Dall’altra parte c’è un calciatore imberbe che gioca con la maglia numero 11. Un ragazzino che proviene dalla primavera, che deve ancora compiere diciannove anni ma che già da più di un anno è in pianta stabile in prima squadra a piazzare palloni in fondo alle reti avversarie. Quel ricciolino tutto scatti e dribbling si chiama Gianluca Vialli ed in quella partita siglerà le due reti che stenderanno i rosanero di Mimmo Renna..
Oggi sia Gianni che Luca non ci sono più, strappati dalla vita terrena da un destino al quale non sono riusciti a far gol. Ma è bello pensare che sabato saranno lì, seduti sulla loro nuvoletta a godersi lo spettacolo dello “Zini” (soldout del settore ospiti compreso). Lo scapigliato di Cerignola con la sciarpa rosanero al collo ed il riccioluto “Stradivialli” – come lo ribatezzò una storica firma del giornalismo italiano come Gianni Brera – con la maglia grigiorossa.
(Foto di Mario Cucina)
