Corleone si unisce alla lotta contro la violenza sulle donne con l’inaugurazione della prima pensilina rossa della provincia di Palermo, situata all’angolo tra via Salvatore Aldisio e via Don Giovanni Colletto. L’iniziativa, che rientra in un progetto ideato da Emilio Corrao e sostenuto dall’Amministrazione comunale corleonese, rappresenta un segnale forte di sensibilizzazione e di impegno per il rispetto e la valorizzazione della figura femminile.
Un simbolo di vita, non di sangue
L’idea della pensilina rossa nasce nel 2021, quando Corrao, padre di tre figlie, decide di rispondere alla crescente emergenza della violenza sulle donne con un’azione tangibile. La prima pensilina è stata realizzata in via D’Amelio a Palermo, trasformando una fermata dell’autobus abbandonata e degradata in uno spazio di riflessione e consapevolezza. Il colore rosso, scelto per queste installazioni, non vuole richiamare il sangue delle vittime, ma rappresenta la passione per la vita e il rifiuto della violenza.
Anche la pensilina di Corleone, come le altre già presenti a Palermo e in altre città, riporta il numero 1522, il servizio nazionale antiviolenza e antistalking attivo 24 ore su 24.
Una comunità unita contro la violenza
All’inaugurazione hanno partecipato numerose figure istituzionali e associative, a testimonianza dell’importanza di un impegno collettivo contro la violenza di genere. Erano presenti il sindaco Walter Rà, gli assessori Francesca Giardina, Calogero Di Miceli, Antonio Salemi e Pio Siragusa, il vicepresidente del Consiglio comunale Teresa Colletti, la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo “Giuseppe Vasi” Elisa Inglima, insieme a docenti e studenti, protagonisti di un emozionante flashmob sulle note di I Will Survive.
Fondamentale il contributo di diverse associazioni, tra cui MoVI Palermo, Zonta club Zyz Palermo, Mezzocielo, Palermo Felicissima e Zonta International club Palermo Zyz, oltre a Emily Palermo, Democratica Palermo, Libera, il Centro Studi Paolo e Rita Borsellino, Agesci Conca d’Oro Palermo, Azione Cattolica, Pass Accademia, Acli e Bar Gattopardo.
Educare al rispetto: il ruolo della scuola
L’iniziativa si inserisce in un percorso educativo più ampio che coinvolge le scuole del territorio. “Come istituzione scolastica lavoriamo da anni per diffondere la cultura del rispetto – ha spiegato la dirigente Elisa Inglima –. Ad esempio, 15 nostri docenti si formeranno sul metodo Rondine, un approccio che mira a migliorare le relazioni umane e prevenire comportamenti violenti fin dalla giovane età”.
Corleone e il ricordo di Jolanda Canzoneri
Il sindaco Walter Rà ha sottolineato l’importanza di mantenere alta l’attenzione su un fenomeno che riguarda tutta la società, ricordando una vittima corleonese della violenza di genere: Jolanda Canzoneri, uccisa dal marito. La madre di Jolanda trasformò la loro casa in un istituto per l’istruzione delle ragazze povere, lasciando un segno indelebile nella comunità.
“Oggi vogliamo recuperare la memoria di quella tragedia, affinché la storia possa essere monito per un futuro migliore e più rispettoso delle donne”, ha concluso il sindaco.